Afghanistan, si apre il fronte africano. Asse tra talebani,Shabaab e islamisti

La caduta di Kabul alimenta i movimenti radicali africani

Esteri
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L'evoluzione della crisi afgana ha dato forza ai fondamentalisti islamici che da anni operano nel Sahel, dove si registra un nuovo attacco da parte dei jihadisti contro militari regolari. Dopo quello del 18 agosto in Burkina Faso, ora e' la volta del Mali, dove ieri quindici soldati sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti in un'imboscata a un convoglio militare nei pressi di Boni nel centro del Paese. Secondo quanto riporta l'agenzia Fides un'autobomba e' esplosa al passaggio del convoglio, seguita da pesanti colpi di arma da fuoco, afferma una nota ufficiale, secondo la quale sono in corso gli sforzi per evacuare i feriti. Secondo alcune fonti i jihadisti sarebbero riusciti a impadronirsi di alcuni veicoli militari armati di mitragliatrice. L'agguato e' avvenuto lungo l'importante arteria che collega Gao a Mopti, la strada nazionale 16. Un'area che un gruppo legato ad Al Quida cerca di controllare.

Afghanistan, possibile asse tra talebani, Al Shabaab e altri gruppi islamisti

Imboscate e attacchi con ordigni esplosivi sono ricorrenti, in particolare nel Mali centrale e nelle tre regioni di confine tra Mali, Niger e Burkina Faso. Proprio sul lato del Burkina Faso si e' avuto l'assalto del 18 agosto il cui bilancio si e' fatto ancora piu' pesante ed e' salito a 80 morti, di cui 65 sono civili. Come scrive Repubblica, è possibile l'asse tra i talebani e i miliziani di Al Shabaab. In Somalia, il gruppo Al Shabaab ha già giurato fedeltà ad Al Qaeda. “Dio è grande” si leggeva in un sito vicino al gruppo dopo la caduta di Kabul. Mentre invece in Mali Iyad Ag Ghaly, leader del gruppo radicale Jamaat Nusrat al-Islam wal-Muslimin, è ricomparso dopo 2 anni per congratularsi con i talebani.