Ue, altro che transizione energetica: via 1,5 miliardi, servono per altre armi
Va pagato il conto per l’Ucraina, i migranti, i tassi alti. E i Paesi del Nord dicono no all'ampliamento di bilancio
Addio transizione energetica, l'Ue vuole più soldi per le armi
Rischiano di restare per strada gli strombazzatissimi fondi per Step (Strategic Technologies for Europe Platform) in larga parte destinati a transizione verde e digitale. Lo scrive il Fatto Quotidiano. Motivo? "Servono soldi per la difesa e l’immigrazione, i Paesi nordici e dell’Est li chiedono a gran voce e allora l’ultima bozza proposta dal presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, taglia i fondi Step e raddoppia quelli destinati all’European Defence Fund".
In cambio, secondo il Fatto Quotidiano, "l’Ue concederà agli Stati membri una certa flessibilità nello spostamento di soldi dai fondi comunitari di altro genere per finanziare quei progetti". Si tratta ancora di una bozza, che avrebbe però già messo in allarme "l’Europarlamento, che solo a ottobre aveva votato un parere che chiedeva invece di aumentare i fondi per le tecnologie verdi".
Il programma Step, sottolinea il Fatto, contava già solo sulla "miseria di 10 miliardi di euro di fondi nuovi: per capirci sul giudizio, basti dire che Step dovrebbe essere la risposta europea al mega-piano di incentivi green degli Stati Uniti da 370 miliardi di dollari (peraltro 1,5 miliardi erano fin dall ’inizio destinati a progetti nell ’ambito del settore difesa). L’Europarlamento, come detto, a ottobre ha proposto di alzare quella cifra del 30%, portando il fondo a 13 miliardi. È a questo punto che arriva la trattativa intergovernativa: troppe richieste per altre priorità, nessuna voglia di aumentare ulteriormente il bilancio".