Armi nucleari, disgelo Cina-Usa: ripresi i colloqui informali dopo 5 anni

Dopo cinque anni Pechino e Washington tornano a parlarsi. Dalla delegazione cinese rassicurazioni su un eventuale uso di armi atomiche su Taiwan

di Redazione
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Esteri

Usa-Cina, riprendono i colloqui semi-ufficiali sugli armamenti nucleari dopo cinque anni

Mentre Pechino accerchia l'isola di Taiwan con 36 aerei e sette navi da guerra, mettendo in allerta il mondo intero, gli Stati Uniti e il Dragone riprendono i colloqui semi-ufficiali sugli armamenti nucleari a marzo, per la prima volta dopo un silenzio di cinque anni. Al centro dell'incontro, riporta Reuters, le preoccupazioni da parte degli Usa per un potenziale attacco atomico all'isola che la Repubblica popolare rivendica come parte "inalienabile" del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario. I rappresentati cinesi hanno però offerto rassicurazioni in merito alla questione Taiwan.

"Hanno detto agli Stati Uniti che erano assolutamente convinti di poter prevalere in una battaglia convenzionale su Taiwan senza l'uso di armi nucleari", ha detto David Santoro, l'organizzatore dalla parte Usa dei colloqui denominati Track Two. Nel dialogo sono generalmente coinvolti ex funzionari e accademici che possono parlare con autorità della posizione del loro governo, anche se non sono direttamente coinvolti. I negoziati da governo a governo sono infatti noti come Track One.

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Washington è rappresentata da una mezza dozzina di delegati, tra cui ex funzionari e studiosi, ai dibattiti di due giorni, che si sono svolti nella sala conferenze di un hotel di Shanghai. Pechino, invece, ha inviato una delegazione di studiosi e analisti, tra cui diversi ex ufficiali dell'Esercito popolare di liberazione. I colloqui del Track Two fanno parte di un dialogo ventennale sulle armi nucleari e sulla postura che si è bloccato dopo che l'amministrazione Trump ha ritirato i finanziamenti nel 2019. Superata la pandemia del Covid-19, le discussioni semi-ufficiali sono riprese su questioni più ampie di sicurezza ed energia, ma solo l'incontro di Shanghai ha trattato nel dettaglio le armi nucleari e la relativa postura. 

Nucleare, Putin: "Svilupperemo armamenti per la deterrenza" 

 Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia prevede di continuare a sviluppare i propri armamenti nucleari "come garanzia di deterrenza strategica e equilibrio di potere nel mondo". Lo riporta la Tass. Vladimir Putin, in un incontro coi diplomati delle accademie militari russe, ha dichiarato che Mosca intende aumentare le forniture di armi "moderne" alle truppe russe al fronte: lo sostiene la Tass. "Aumenteremo le forniture di sistemi aerei senza pilota di diversi tipi, veicoli corazzati e mezzi di distruzione di precisione, aerei d'attacco, sistemi di rilevamento del nemico e di controbatteria, sistemi di controllo e comunicazione alle truppe in prima linea", ha detto Putin secondo l'agenzia di stampa statale russa riferendosi evidentemente all'invasione dell'Ucraina da parte dei militari del Cremlino.Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca è "pronta" a "un'ampia discussione internazionale" sulle questioni riguardanti la sicurezza in Europa e in Asia "anche con gli Stati europei e quelli membri della Nato". Lo riporta la Tass.