Attentato a Gerusalemme, un'auto si schianta contro la folla: morti e feriti

Nuovo attacco a Gerusalemme, nel quartiere Ramot abitato in maggioranza da ultraortodossi: un’auto si è schiantata contro la folla, uccidendo diverse persone

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Esteri

Israele, nuovo attacco a Gerusalemme: l'attentatore è stato ucciso 

Nuovo attacco a Gerusalemme, nel quartiere Ramot abitato in maggioranza da ultraortodossi: un’auto si è schiantata contro la folla, uccidendo un gruppo di persone che erano in attesa del bus. A riferirlo è il Jerusalem Post che ha diffuso la notizia anche in un post Twitter. A ora il bilancio è di due morti, un bambino di sei anni, un uomo di 20 e diversi feriti.

L’attentatore che ha investito la folla, secondo quanto riferiscono fonti mediche e della polizia citate dal Jerusalem Post, è stato ucciso. A sparare per fermare l'attentatore sarebbe stato un civile armato, riferiscono i media israeliani. Il sito di Ynet spiega che l'attentatore è Hossein Karaka, un uomo di 31 anni che risiedeva a Gerusalemme. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato l'immediata demolizione della casa dell'attentatore.

Attentato a Gerusalemme, M5s: “Atto vile che non aiuta la causa palestinese”

Imminenti le reazioni da parte della politica italiana. "L'attentato compiuto oggi da un giovane arabo israeliano a Gerusalemme est rappresenta un atto vile compiuto contro civili indifesi. L'uccisione di un bimbo di sei anni, una delle due vittime, è un crimine orrendo che nessuna causa può giustificare e che le autorità palestinesi devono condannare con fermezza perché queste azioni non servono la causa palestinese, anzi, non fanno altro che innescare nuove spirali di violenza allontanando la pace", ha dichiarato il deputato Arnaldo Lomuti, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio.

“Lascia sgomenti il nuovo vile attacco contro la popolazione civile a Gerusalemme. Piena solidarietà al popolo israeliano”, è il commento della senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del Gruppo di Azione - Italia Viva - Renew Europe, che aggiunge: “Qualunque attentato è sempre grave e condannabile, ma diviene ancor più sconvolgente quando a perdere la vita è un bambino di 6 anni. L’Europa tutta si stringa alla popolazione israeliana in una voce unanime di condanna”.

 

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