Berlino, i Verdi gelano Spd e sinistra: "Non escludiano un governo con la Cdu"

Germania, clamorose dichiarazioni di Robert Habeck, copresidente dei Verdi con Annalena Baerbock

Esteri
Condividi su:

La decisione dei Verdi di avviare colloqui a tre con il Partito socialdemocratico tedesco (SpD) e il Partito liberaldemocratico (Fdp) sulla formazione del prossimo governo federale non equivale a "un completo rifiuto di una coalizione tra ecologisti, Unione cristiano-democratica (Cdu), Unione cristiano-sociale (Csu) e Fdp". E' quanto dichiarato da Robert Habeck, copresidente dei Verdi con Annalena Baerbock. Come riferisce il quotidiano "Sueddetusche Zeitung", secondo Habeck, i colloqui tenuti finora dal proprio partito con SpD e Fdp hanno dimostrato "punti di contatto più concepibili in termini di contenuti, soprattutto nelle politiche sociali".

Tuttavia, ha precisato il copresidente dei Verdi, "concepibile significa espressamente che il biscotto è lontano dall'essere mangiato". Permangono, infatti, "differenze significative" tra Verdi, SpD e Fdp. Inoltre, "numerose questioni non sono state ancora discusse" dai tre partiti. Habeck ha quindi evidenziato che l'intenzione degli ecologisti di negoziare con socialdemocratici e liberaldemocratici sulla formazione dell'esecutivo non equivale ancora a "un completo rifiuto" di una coalizione con Cdu, Csu e Fdp. Per il copresidente dei Verdi, i popolari si sono "davvero impegnati e sono venuti incontro agli ecologisti", per esempio nella politica per il clima. Tuttavia, tra le parti rimangono "divergenze nelle politiche sociali e in materia di integrazione europea".

Si tratta di una doccia fredda non per la sinistra tedesca dell'Spd, ma per tutto il fronte riformista e progressista europeo, compreso il Partito Democratico, che dava già per scontato il ritorno al governo della Germania dei socialdemocratici con Olaf Scholz nel ruolo di cancelliere dopo Angela Merkel.