Biden verso sì all’uso di missili a lungo raggio: l’Ucraina potrà colpire siti russi. L’ira di Putin

Il capo del Cremlino: “così la nato entra in guerra”

di Redazione
Tags:
Esteri

Putin: "Con armi a lungo raggio la Nato in guerra con Mosca”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è propenso a dire sì all'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina per raggiungere la Russia. Biden non ha ancora preso la decisione definitiva. La notizia arriva a poche dall'arrivo a Washington del nuovo premier britannico Keir Starmer. Il Regno Unito ha gia' espresso agli Usa l'intenzione di concedere all'Ucraina il via libera all'utilizzo dei missili "Storm Shadow".

La notizia pubblicata dal New York Times arriva a poche ore dall’ennesima minaccia di Vladimir Putin. Il presidente russo, in un discorso al Forum internazionale delle Culture Unite a San Pietroburgo, ha detto che in caso di rifornimento di armi a lungo raggio all'Ucraina, i Paesi della Nato sarebbero "in guerra con la Russia".

Se l'Occidente darà il via libera a Kiev per l'utilizzo delle armi a lungo raggio per colpire obiettivi russi, ha detto Putin a un giornalista della TV di Stato, "ciò' cambierebbe in modo significativo la natura stessa del conflitto".

LEGGI ANCHE: Putin: "Con armi a lungo raggio a Kiev la Nato sarà in guerra con Mosca

Ucraina, Starmer in Usa: "Putin inizio' guerra e può fermarla"

E' stato Vladimir Putin a iniziare la guerra in Ucraina, ed e' lui che puo' porvi fine in qualsiasi momento: lo ha detto il premier britannico Keir Starmer reagendo alle dichiarazioni di ieri del presidente russo, che ha parlato di "guerra fra Nato e Russia" se gli alleati occidentali daranno a Kiev il via libera per l'uso delle armi a lungo raggio in territorio russo. Come riporta il Guardian, Starmer ha parlato con i giornalisti durante il viaggio che lo ha portato negli Usa, dove oggi ha in programma un vertice con il presidente Joe Biden, in attesa della decisione di consentire all'Ucraina di attaccare la Russia con missili Storm Shadow anche di fabbricazione britannica. "La Russia ha iniziato questo conflitto. La Russia ha invaso illegalmente l'Ucraina. La Russia puo' porre fine a questo conflitto immediatamente. L'Ucraina ha il diritto all'autodifesa", ha detto.

Il Regno Unito, ha aggiunto, ha fornito "addestramento e capacita'", ovvero armi, ma "ci sono ovviamente ulteriori discussioni da fare sulla natura di quella capacita'". Secondo le indiscrezioni pubblicate ieri dallo stesso Guardian, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno concordato, insieme ad altri alleati, di consentire all'Ucraina di colpire obiettivi militari all'interno della Russia con missili Storm Shadow, che hanno una gittata di almeno 190 miglia, su richiesta di Kiev: di qui la dura reazione di Putin.

Dopo l'incontro fra Biden e Starmer a Washington, che dovrebbe durare circa 3 ore, non e' prevista alcuna conferenza stampa; qualsiasi primo annuncio dell'uso di Storm Shadow all'interno della Russia e' prevedibile solo se verra' effettuato un attacco con i missili, fa notare il quotidiano britannico: il suo impatto sarebbe troppo evidente per essere nascosto. Durante il volo, Starmer ha sottolineato che lo scopo del viaggio, e' di avere "una discussione strategica" sull'Ucraina, Gaza e altre questioni di politica estera, senza pero' voler forzare un accordo di pace con l'Ucraina. "In definitiva, questa e' una discussione che deve essere guidata dal presidente Zelensky", ha detto Starmer.

Invece, ha detto, "e' molto importante che due alleati chiave" discutano questioni di politica estera "tra loro e abbiano spazi per farlo". Il primo ministro avra' prima un breve incontro individuale con il presidente prima di passare a un incontro piu' ampio con la partecipazione del ministro degli Esteri David Lammy e di altri funzionari chiave, dell'ambasciatrice britannica negli Stati Uniti Karen Pierce e del consigliere per la sicurezza nazionale Tim Barrow. Non e' invece previsto nessun incontro con la candidata democratica alla Casa Bianca, la vicepresidente Kamala Harris, che si trova fuori Washingon per appuntamenti di campagna elettorali negli Stati in bilico.