Bolsonaro denunciato per crimini contro l'umanità: "Devastata l'Amazzonia"

Gli ambientalisti di AllRise: "Le sue scelte causeranno 180.000 morti nell'arco del secolo"

Esteri
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Un gruppo di avvocati ambientalisti ha denunciato il presidente del Brasile Jair Bolsonaro per “crimini contro l’umanità”, a causa delle sue scelte sull’Amazzonia

Un corposo dossier di 286 pagine è stato presentato al Tribunale Penale Internazionale de L’Aia per denunciare i presunti “crimini contro l’umanità” del presidente del Brasile Jair Bolsonaro.

L’iniziativa arriva dalla ONG austriaca AllRise, la quale sostiene che le politiche di Bolsonaro rappresenterebbero un attacco all’Amazzonia, con ripercussioni non solo sulle “inumane sofferenze inferte alla regione, ma anche a tutta la popolazione globale”.

Secondo l’organizzazione ambientalista, la politica ambientale del leader di estrema destra ha portato ad un aumento della deforestazione in Amazzonia, alla distruzione della foresta e degli organismi e individui che la proteggono.

I ricorrenti stimano che i cambiamenti nel bioma durante l'amministrazione di Bolsonaro potrebbero essere responsabili di 180.000 morti indirette in questo secolo a causa dell'aumento delle temperature globali.

Secondo il documento, oggi l'Amazzonia emette più anidride carbonica di quanta ne sia in grado di assorbire.

"Nella denuncia presentiamo prove che mostrano come le azioni di Bolsonaro abbiano una connessione diretta con le conseguenze negative dei cambiamenti climatici in tutto il mondo", spiega il fondatore di AllRise, Johannes Wesemann.