Carceri, non solo un dramma italiano. In Francia massima tensione: penitenziari presi di mira dai narcos

La stretta anti-narcos del governo e le ripercussioni

di Redazione Esteri
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Carceri, alta tensione in Francia. Diversi penitenziari presi di mira dai narcos

In Francia esplode il problema delle carceri, ma a differenza dell'Italia non si tratta di sovraffollamento ed emergenza suicidi (almeno in questo caso, visto che anche Macron ha questo problema), ma la vicenda sarebbe legata al narcotraffico. Diverse prigioni sono state prese di mira da rivolte in varie città della Francia, e quella di Tolone è stata anche presa di mira dal fuoco di armi automatiche nella notte tra lunedì e martedì. Lo ha riferito l'entourage del ministro della Giustizia, Gérald Darmanin. Il ministro nel pomeriggio si recherà proprio nel carcere di Tolone per fornire supporto agli agenti. Secondo fonti degli inquirenti, tutto ciò sembra essere "coordinato" e "chiaramente collegato" alla strategia anti-narcotrafficanti del ministro degli Interni, Bruno Retailleau.

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Secondo un comunicato del sindacato penitenziario FO Justice, "alcuni veicoli sono stati dati alle fiamme, porte di ingresso incendiate e bersagliate con spari di armi da fuoco". Tre veicoli, due di agenti penitenziari, sono stati incendiati nel parcheggio del carcere di Villepinte, a nord di Parigi. Un contenitore di carburante da 5 litri è stato ritrovato sul posto. Le immagini della videosorveglianza hanno consentito di vedere che i due autori dell'azione sono penetrati nel recinto del penitenziario da una collinetta, incendiando ognuno un veicolo. Le fiamme hanno poi raggiunto una terza auto.

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