Nyt: "Musk favorì la liberazione di Cecilia Sala". Ma l'Iran smentisce: "Non ha avuto un ruolo nel rilascio"
Il New York Times racconta i dettagli: il fidanzato della giornalista lo ha contattato e lui...
Liberazione Cecilia Sala, c'è lo zampino di Musk. Il contatto con il fidanzato della giornalista
Emerge un retroscena clamoroso sulla liberazione di Cecilia Sala dal carcere di Evin in Iran, l'intrigo internazionale legato all'arresto della giornalista e al caso collegato dell'ingegnere iraniano Abedini, mancava di un tassello decisivo. A rivelare tutto è stato il New York Times, citando due funzionari iraniani: "C'è stato l'intervento di Elon Musk". A novembre Musk aveva incontrato per oltre un'ora l'ambasciatore iraniano nella sua residenza a New York per parlare di come disinnescare le tensioni fra Teheran e Washington. Musk - aggiunge il New York Times - avrebbe contatto ancora l'ambasciatore iraniano poco dopo la visita del premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago.
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Il miliardario "ha chiesto all'Iran il rilascio di Sala e ha rassicurato che gli Stati Uniti non avrebbero fatto pressioni sull'Italia per estradare l'ingegnere iraniano" Mohammad Abedini Najafadabi, arrestato a Malpensa a metà dicembre su richiesta degli Usa, e poi rilasciato dopo la liberazione di Sala. A contattare Musk sarebbe stato il fidanzato di Cecilia Sala, Daniele Ranieri, che avrebbe chiesto il suo aiuto tramite un intermediario. Ranieri, in un'intervista, ha raccontato di "aver pensato a lui perché aveva letto che esisteva 'un canale fra Musk e i diplomatici iraniani, e che Musk lavora anche a stretto contatto con Trump".
L'intermediario in questione è Andrea Stroppa, il referente in Italia di Musk. Ranieri ha svelato di avergli mandato un messaggio il 29 dicembre "per chiedere se poteva portare il caso di Sala all'attenzione di Musk e chiedere il suo aiuto". Stroppa ha dichiarato in un'intervista che il miliardario "aveva preso atto della richiesta, ma che non sapeva se fosse stato coinvolto nel caso".
La smentita di Teheran
L'Iran ha smentito un articolo del New York Times secondo cui Elon Musk ha aiutato ad assicurare il rilascio di Cecilia Sala contattando l'ambasciatore iraniano presso l'Onu, Amir Saeed Iravani. Secondo quanto riporta Isna, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, ha definito come "un'invenzione dei media e una fantasia" l'articolo del Nyt secondo cui Musk ha contattato Iravani poco dopo la visita della premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago, chiedendo il rilascio di Sala. Nei giorni successivi la giornalista italiana incarcerata a Teheran è stata liberata, dopo circa 20 giorni di prigionia.