Chi è JD Vance e perché non è un semplice vice di Trump. Niente aborti, deportazione immigrati e basta soldi all'Ucraina

Dall'infanzia difficile alla missione in Iraq con i Marines. Quando diceva: "Trump non sa risolvere i problemi..."

di Redazione Esteri
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Elezioni Usa 2024, chi è il nuovo vicepresidente Vance. L'ex Marine che detestava Trump

Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti, ma questa volta al suo fianco avrà più di un semplice vice, il tycoon ha scelto come suo braccio destro James David Vance e in molti (non solo tra i repubblicani) sostengono che sarà lui il futuro capo della Casa Bianca, o almeno il candidato che sfiderà i democratici, dopo la fine del mandato di Trump.

Vance è nato a Middletown, nell'Ohio, il 2 agosto del 1984 e ha da poco compiuto 40 anni. Il senatore ha avuto un'infanzia difficile. Dopo il divorzio dei genitori, il politico e scrittore statunitense ha vissuto con la mamma single con problemi di alcolismo e tossicodipendenza. Non ha mai avuto una figura paterna stabile di riferimento: è stato poi adottato dal terzo marito della madre. È cresciuto con la nonna del Kentucky, che era diventata mamma quando aveva solo 13 anni, come ha raccontato lui stesso nella sua autobiografia.

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Una nonna che aveva 19 pistole e una volta diede fuoco al nonno, violento e alcolizzato a suo volta. L'uomo è sopravvissuto. Ma Vance non è certo un sostenitore della prima ora di Trump. Si è fatto un nome con il suo libro di memorie, il bestseller ‘Hillbilly Elegy’, pubblicato nel 2016, quando Trump si candidava per la prima volta alla presidenza. All'epoca Vance non era certo tra le fila dei trumpiani, definendo il tycoon "pericoloso" e "inadatto" alla carica. Ma dopo un incontro con il tycoon nel 2021 ha ribaltato completamente la sua opinione, al punto da ottenere l’anno successivo l’endorsement dell’ex presidente per la sua candidatura al Senato. All'età di 21 anni, nel 2005, J.D. Vance si è arruolato nei Marines, partendo per una missione in Iraq. Vance porterà avanti alcune battaglie in cui crede fortemente.

Tra i temi di maggiore scontro con i dem ci sono l'immigrazione clandestina e l'aborto. Il vice del tycoon ha accusato Harris per la politica dei confini aperti che favoriscono i cartelli della droga e le invasioni di milioni di immigrati illegali. Vance appoggia la proposta di deportare gli immigrati senza documenti, si oppone anche al programma di visti temporanei per emigranti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela Sull'aborto Vance ha contestato ai dem di aver una posizione radicale ma ha riconosciuto che i repubblicani devono impegnarsi per guadagnarsi la fiducia degli elettori americani.

"Voglio che noi come partito repubblicano siamo pro-famiglia nel senso più pieno del termine. Voglio che rendiamo più facile per le mamme permettersi di avere bambini". Infine Vance è fermamente contrario all’uso di ulteriori fondi per aiutare l’Ucraina. Nello specifico sull’Ue, ha duramente criticato quella che ritiene un’eccessiva dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti in materia di investimenti militari.

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