Chi è Juraj Cintula, il pacifista armato. Dietro l'attentato l'ombra di Soros

La teoria del complotto si fa strada sui social. "Robert, vieni qui" e poi i cinque colpi a Fico. I medici rassicurano sulle condizioni: "Sopravviverà"

di Redazione Esteri
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Juraj Cintula
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Slovacchia, tutto quello che non torna sull'attentato al premier Fico. Le contraddizioni e i cinque colpi di pistola

A poche settimane dalle elezioni Europee cresce il timore per il rischio di attentati dopo quello che è successo ieri in Slovacchia. Il primo ministro Robert Fico è stato colpito da cinque colpi di pistola durante un comizio e la sua vita è a rischio. Anche se i medici, dopo l'intervento a cui è stato sottoposto di urgenza, mostrano un cauto ottimismo: "Sopravviverà". Si chiama Juraj Cintula Braň, l'attentatore di Fico, ed è fondatore del club letterario slovacco Duha. È stato lui a sparare cinque colpi di pistola verso il premier. I media slovacchi hanno riferito che l’assassino era una ex guardia di sicurezza di un centro commerciale, autore di tre raccolte di poesie e membro della Società slovacca degli scrittori. Un pacifista titolare legale di una licenza di armi.

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Quando Fico è uscito tra la folla - in base alla ricostruzione fatta - Juraj Cintula gli avrebbe gridato: "Hey Robert, vieni qui". Quando il premier si è fatto avanti per stringergli la mano ha tirato fuori l’arma e ha cominciato a sparare. Originario di Levice, nel sud della Slovacchia, a 130 chilometri dalla capitale Bratislava, Cintula è un supporter di Slovacchia Progressista, partito liberal che ha sostenuto l’elezione della presidente della Repubblica Zuzana Caputova. Sui social network slovacchi avanza la teoria del complotto, anche se non ci sono prove al momento. L'attentatore viene avvicinato a George Soros, l'unico reale legame tra Cintula e il miliardario vicino alla sinistra è solo il fatto che sia sostenitore del partito della presidente Zuzana Caputova, "finanziata da Soros". Ma avanza anche un'altra ipotesi che sarebbe al vaglio degli investigatori. Cintula - riporta Repubblica - potrebbe essere stato avvicinato da qualcuno, slovacco o straniero, che lo ha convinto ad agire.