Cina, collisione tra navi cinesi e filippine. Pechino accusa: “Azione deliberata”
Nuove tensioni nel mar Cinese meridionale
Scontro Navi cinese e filippina
Cina, collisione tra navi cinesi e filippine. Pechino accusa: “Azione deliberata”
Cresce la tensione tra Pechino e Manila nel Mar Cinese Meridionale, con la Cina che promette di mantenere "misure decise" nella zona marittima disputata.
Oggi, imbarcazioni battenti bandiera cinese e filippina sono entrate in collisione nei pressi di una barriera corallina contesa. La televisione di stato cinese, CCTV, ha riferito che "nonostante i ripetuti avvertimenti da parte della Cina, la nave filippina 4410 ha intenzionalmente urtato la nave cinese 21551", citando il portavoce della guardia costiera cinese, Gan Yu. Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha dichiarato che le azioni delle navi filippine hanno "violato gravemente la sovranità della Cina", aggiungendo che Pechino "continuerà ad adottare misure ferme e decise in conformità con la legge per proteggere la propria sovranità territoriale e i diritti e interessi marittimi."
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Pechino rivendica la maggior parte delle isole e delle barriere coralline nel Mar Cinese Meridionale, comprese le acque e le isole vicine alle coste di diversi paesi limitrofi, ignorando la sentenza di un tribunale internazionale del 2016 che aveva respinto tali rivendicazioni come prive di fondamento legale. Le tensioni tra Pechino e Manila sono aumentate negli ultimi mesi, con una serie di scontri nel Mar Cinese Meridionale. L'ultimo incidente si è verificato nei pressi dell'atollo Sabina, situato a 140 chilometri a ovest dell'isola filippina di Palawan. Secondo le autorità filippine, si tratta della prima azione ostile della Cina in quest'area, dove entrambe le nazioni hanno dispiegato navi della guardia costiera per diversi mesi e dove le Filippine temono che la Cina stia preparando la costruzione di un'isola artificiale. Il contrammiraglio Jay Tarriela, portavoce della guardia costiera filippina, ha riferito che la nave cinese ha perforato lo scafo della nave filippina BRP Bagacay durante il primo impatto, mentre un secondo scontro ha causato ulteriori danni, tra cui un buco di 1,1 metri nello scafo e danni al tubo di scarico di un'altra nave filippina, la BRP Engano.
Dal lato cinese, Gan ha attribuito la colpa a Manila, accusandola di una manovra "poco professionale e pericolosa". "Le navi della guardia costiera filippina sono entrate illegalmente nelle acque vicine alla barriera corallina di Xianbin nelle isole Nansha senza il permesso del governo cinese," ha affermato, utilizzando i nomi cinesi per l'atollo Sabina e le isole Spratly. "La guardia costiera cinese ha adottato misure di controllo nei confronti delle navi filippine in conformità con la legge," ha aggiunto.