Cina-Usa: è guerra di spionaggio. Gli 007 cinesi battono la Cia
Pechino ha guadagnato punteggio sull'intelligence grazie alla forza economica ed allo sviluppo di tecnologie all'avanguardia
Guerra di intelligence: così gli 007 cinesi battono la Cia
Dall’arrivo al potere di Xi Jinping nel 2013 la Cina ha guadagnato posizioni anche in quello dello spionaggio. Una nuova inchiesta del New York post riporta come il ministero della Sicurezza di Stato (Mss), la principale agenzia di intelligence cinese, rappresenti ormai una sfida per il suo equivalente americano, la Cia.
L’Mss svolge attività di spionaggio sia all’estero, attraverso il reclutamento di cittadini Usa, che in patria, concentrando responsabilità affidate negli Stati Uniti, rispettivamente alla Cia e all’Fbi.
A prenderne il posto nell’Mss è Chen Yixin, un fidato assistente di Xi, al quale è stato assegnato un ampliamento di funzioni per i suoi uomini che usano persino i social media per allertare la popolazione su minacce alla stabilità del regime.
Uno dei fattori che hanno permesso i successi degli 007 cinesi negli ultimi anni è stato l’eliminazione tra il 2010 ed il 2012 di una rete composta da almeno due dozzine di spie americane che secondo quanto riportato in un’altra indagine condotta dal Wall Street Journal non sarebbe stata ancora ricostituita.
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A garantire una marcia in più agli agenti dell’Mss sarebbero la forza economica e le politiche industriali cinesi che permettono di utilizzare tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale per mettere spesso nell’angolo gli americani.
“Abbiamo conteggiato i carri armati e compreso le capacità dei missili più a lungo di quanto non ci siamo concentrati sui semiconduttori, gli algoritmi dell’IA o gli strumenti legati al biotech” dichiara David Cohen, vicedirettore della Cia, il quale precisa che nel corso della presidenza di Joe Biden, l’Agenzia di Langley sta investendo e riorganizzando risorse per contrastare i progressi conseguiti da Pechino. Ciò sembra non bastare.