Clima, tech, energia e smart city: i punti dell'accordo (a metà) di Napoli
Il G20 di Napoli conferma gli impegni dell'Accordo di Parigi: ora parola definitiva ai leader il 30 ottobre
Il G20 di Napoli conferma gli impegni dell'Accordo di Parigi con l'obiettivo comune di mantenere l'aumento della temperatura di sotto dei 2 gradi e a proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Riafferma anche l'obiettivo di un contributo finanziario per i Paesi in via di sviluppo che arrivi da 60 a miliardi. Un faro acceso sulla transizione energetica con un impegno preciso sulla cooperazione nell'impiego e nella diffusione di tecnologie rinnovabili, necessari alla transizione e strumento essenzial. Sono alcuni dei punti centrali del documento finale sottoscritto dalla ministeriale Energia e clima al termine del G20 a Napoli. E' la sintesi della attesa dichiarazione in 60 articoli che rinvia gli impegni piu' vincolanti al confronto dei capi di Stato e di governo.
AZIONI CONTRO CAMBIAMENTO CLIMATICO
Vengono riaffermati gli impegni dell'Accordo di Parigi come il faro vincolante che dovra' condurre fino a Glasgow, dove si svolgera', a novembre, la COP 26. Obiettivo comune e' mantenere la temperatura ben al di sotto dei 2 gradi e a proseguire gli sforzi per limitarla a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali. I Paesi del G20 concordano nell'aumentare gli aiuti ai paesi in via di sviluppo affinche' nessuno resti indietro. Rimane centrale il ruolo del dell'impegno finanziario da 100 miliardi, cosi' come previsto dall'Accordo di Parigi, con l'impegno ad aumentare i contributi ogni anno fino al 2025. E un ruolo, per l'aumento di questi fondi, e' in particolare alle istituzioni finanziarie per lo sviluppo e alle banche multilaterali. La transizione e' necessaria e indispensabile, pero' deve essere giusta, e assicurare sostegno e solidarieta' alle categorie e ai paesi piu' fragili. Unanimemente si riconosce il ruolo del cambiamento climatico nella perdita di biodiversita'.
TRANSIZIONE VERSO ENERGIA PULITA
Tutti i Paesi sono attivi nella transizione energetica totale, impiegando i 2 miliardi di dollari delle risorse dei Climate Investment Funds (CIFs). Si sottolinea il grande potenziale delle rinnovabili offshore, dell'energia oceanica e della possibilita' di implementare questo tipo di tecnologia. L'efficienza energetica ha un ruolo chiave per la riduzione dei gas serra e la promozione della crescita economica sostenibile. E' opportuno agire su efficienza, modelli di produzione e consumo sostenibili e circolarita', consapevoli che nessun singolo carburante o tecnologia da solo puo' consentire all'intero settore energetico di ridurre le emissioni di GHG. Perno dell'economia energetica del futuro e' l'idrogeno, in chiave della riduzione delle emissioni soprattutto nei settori difficili da abbattere. Si riconosce la necessita' di continuare a investire per le tecnologie rinnovabili, insieme alla riduzione dell'uso del metano, e di procedere spediti verso la riduzione della poverta' energetica. Viene riconosciuto che sistemi energetici convenienti, affidabili, sostenibili e moderni sono essenziali per proteggere il nostro pianeta e la sua gente. Inoltre, si sottolinea l'importanza degli sforzi esplorando la piu' ampia varieta' di opzioni in base ai contesti nazionali al fine di raggiungere transizioni energetiche green ambiziose e realistiche, garantendo al contempo un approvvigionamento energetico stabile. Riaffermiamo il nostro impegno a ridurre le emissioni nel settore energetico e ci impegniamo a farlo ulteriormente attraverso la cooperazione sull'impiego e la diffusione di tecnologie pulite. Anche Russia e China si sono impegnati a eliminare gradualmente la produzione di energia dal carbone sena sosta. L'efficienza energetica e' un fattore cruciale nelle transizioni di energia pulita e nella crescita economica, per questo il G20 si impegna ad aumentare le iniziative multilaterali gia' esistenti a livello mondiale.
ALLINEAMENTO AI FLUSSI FINANZIARI DI PARIGI
Viene data un'importanza centrale a orientare gli sforzi finanziari ed economici dei paesi del G20 verso gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, tenendo conto degli sforzi per sradicare la poverta', verso una transizione giusta e inclusiva. L'allineamento dei flussi finanziari e degli sforzi per la ripresa con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi puo' infatti rappresentare un'opportunita' per la crescita economica facilitando gli investimenti per aumentare l'adozione di soluzioni gia' disponibili, tra le quali la generazione di energie rinnovabili e tecnologie a basse emissioni. A questo scopo e' riconosciuta la necessita' di sfruttare meglio l'intera gamma di leve e strumenti politici disponibili, inclusi i diversi pacchetti adottati per la ripresa dal COVID19. Le strategie di adattamento e resilienza possono essere ulteriormente integrate nei flussi finanziari nazionali e internazionali anche attraverso la mobilitazione di ulteriori risorse pubbliche e private. In questo senso viene riconosciuta l'importanza di garantire la considerazione dei rischi climatici attuali e futuri in tutte le agende di investimento e politiche, verso lo sviluppo di standard di riferimento globali di rendicontazione.
RIPRESA SOSTENIBILE E INCLUSIVA
E' stato riconosciuto che le misure di ripresa in linea con l'Accordo di Parigi e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile hanno il potenziale per portarci oltre l'approccio tradizionale, aumentare la resilienza economica e sociale globale e condurci, quindi, sulla strada per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. In questo senso l'introduzione di politiche, strumenti e tecnologie sostenibili possono consentire progressi sostanziali verso gli obiettivi a lungo termine dell'accordo di Parigi e per un futuro resiliente ai cambiamenti climatici, che garantisca e fornisca sia un impulso al benessere sociale che alla crescita e allo sviluppo economico sostenibile. Pur riconoscendo la necessita' di continuare a dare priorita' agli sforzi per far fronte al Covid-19, i G20 si impegnano a destinare una quota ambiziosa dei fondi per i piani nazionali di ripresa e resilienza a favore di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Si raccomanda, inoltre, di usare al meglio i piani di ripresa per stimolare e ridurrei i rischi di investimento nel settore privato, anche attraverso la promozione di strumenti di finanziamento congiunti pubblico-privato e partenariati pubblico-privato, al fine di stimolare contemporaneamente la crescita economica, creare posti di lavoro, valorizzare le donne, i giovani e le categorie emarginate. I G20 sottolineano inoltre l'importanza di costruire un'efficace valutazione preventiva delle misure di ripresa a livello nazionale e di condividere le migliori esperienze, politiche e strutturali, al fine di promuovere una ripresa duratura e sostenibile.
LA LEVA TECNOLOGICA
I G20 riconoscono il ruolo chiave che pacchetti nazionali ben progettati per la ripresa svolgono nel guidare le azioni a breve termine (NDCs) e nel definire e supportare strategie a lungo termine (LTS) per il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, facendo leva anche sulle opportunita' offerte da tecnologie innovative e all'avanguardia.
INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO
Innovazione e R&S non solo rivestono un ruolo chiave per il futuro ma per i G20 e' necessario aumentarne i livelli, sia nel settore pubblico che in quello privato sulla base anche di collaborazioni a livello internazionale. Saranno promosse ricerca e istruzione verso un miglioramento delle tecnologie, dei programmi di formazione e della disseminazione per divulgare la scienza del climae e le politiche connesse, aumentare la consapevolezza, la partecipazione e l'accesso pubblico alle informazioni. Parte degli investimenti in R&S dovrebbero essere orientati specificatamente ad aumentare le soluzioni innovative per un migliore mix energetico sostenibile, per l'efficienza energetica, modelli di produzione e consumo sostenibili e nuovi modelli di business. Prevedendo la possibilita' di politiche fiscali e di sussidi che promuovano gli investimenti verso l'innovazione sostenibile e progetti mirati che tengano conto sia degli aspetti economici che di sociali e ambientali.
SMART CITY
Le citta' sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e, contemporaneamente, possono essere attori importantissimi nelle azioni di mitigazione. Per questo si favorisce, e incoraggia, azioni di governo che contemplino una collaborazione attiva e continua con le citta' e le aree metropolitane. In questa chiave sono importanti le iniziative dal basso verso l'alto come il Patto globale dei sindaci, il C40. Viene riconosciuta anche l'importanza di vivere in armonia con la natura, costruire la resilienza e accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra. Nell'ambito della mobilita' si ribadisce l'urgente necessita' di promuovere una mobilita' sostenibile e conveniente, comprese tutte le relative infrastrutture, tenendo conto dell'analisi dell'intero ciclo di vita per raggiungere l' obiettivo a lungo termine dell'Accordo di Parigi. Si incoraggia il progresso continuo nell'uso estensivo e negli investimenti delle tecnologie digitali nei conglomerati urbani, per l'integrazione di sistema dell'energia rinnovabile variabile, compresi lo stoccaggio di energia, le reti intelligenti, le centrali elettriche virtuali, la gestione dell'offerta e la gestione della domanda, nonche' il ruolo dell'energia idroelettrica e della moderna bioenergia per la stabilita' del sistema e l'interazione e il coordinamento tra fonte di energia-rete-accumulo-carico. Vengono sostenute la generazione distribuita sostenibile locale e le comunita' energetiche come mezzi concreti per facilitare l'accessibilita', l'affidabilita', la redditivita', l'accessibilita' e la sostenibilita' dell'energia. Sono accolte con favore gli sforzi per migliorare la quantificazione e il monitoraggio delle soluzioni basate sulla natura al fine di informare, se del caso, le decisioni di pianificazione, i modelli finanziari e di business sostenibili.