Congo, scoppia la guerra: almeno 100 morti. Allarme Ebola, virus sfuggito da un laboratorio
L'avanzata dei ribelli del Ruanda, battaglia nelle strade a Goma e assalti alle ambasciate a Kinshasa
Congo, la guerra con i ribelli del Ruanda (Foto Lapresse)
Congo, situazione fuori controllo: i ribelli del Ruanda puntano alla capitale Kinshasa
Gli scontri tra Congo e Ruanda partono da lontano, esattamente dal 1994 quando gli autori Hutu del genocidio in Ruanda (almeno 500mila le vittime) si rifugiarono proprio nella confinante Repubblica Democratica del Congo. Ora però la guerra è riesplosa con forza e in Congo sono attivi un centinaio di gruppi ribelli, tra cui l’M23, sostenuto anche dal Ruanda che ha persino inviato 4 mila soldati. Il primo bilancio degli scontri è drammatico, si calcolano 100 morti e migliaia di feriti con centinaia di migliaia di persone in fuga. Nei giorni scorsi i ribelli di M23 sono penetrati nel Paese e hanno preso varie città, tra cui Goma. Il governo stenta a contenerli e cominciano gli assalti anche alle ambasciate nella capitale Kinshasa. Dietro questi attacchi ci sono anche interessi economici.
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La rapida avanzata dei miliziani verso Goma, capoluogo del Nord Kivu, è dovuta anche al fatto che quella terra è ricca di coltan, oro, cobalto, rame e altre terre rare di cui sono fatti auto elettriche e cellulari. Il mercato è in mano ai cinesi, che sostengono l'esercito del Congo in questa guerra contro i ribelli del Ruanda. Ma è scoppiata anche un'emergenza sanitaria a causa dei saccheggi fatti nei laboratori, l'allarme si concentra in particolare sul virus Ebola che sarebbe sfuggito da un laboratorio.
A diffondere la notizia - prosegue Il Corriere - è stata la Croce rossa internazionale: il laboratorio sull’Ebola a Goma sarebbe a rischio. La Croce Rossa ha anche denunciato il saccheggio del suo magazzino sanitario, "da cui dipendono la cura e la sopravvivenza dei feriti evacuati negli ospedali che sosteniamo". L’ambasciata italiana non è stata coinvolta, per ora, ha confermato il ministro degli Esteri Tajani. A Goma gli italiani sono rimasti in 15, in buona parte religiosi, cooperanti e residenti abituali, ha precisato la Farnesina. Intanto la Germania ha sospeso gli aiuti allo sviluppo a Kigali: "Le discussioni sulla cooperazione e l’aiuto allo sviluppo non potranno riprendere finché il Ruanda e l’M23 non fermeranno l’escalation e non si saranno ritirati".