Cop 28, disastroso l’accordo sull’ambiente a Dubai

Nessuno pensi di tornare a casa con un testo del genere, sarà necessario fare gli straordinari

di Mariagrazia Midulla*
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COP28 - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
Esteri

Cop 28 e l'accordo poco ambizioso

La nuova bozza di testo pubblicata ieri alla Cop 28 di Dubai è deludente e molto meno ambiziosa di quelle precedenti. Se passasse così com’è sarebbe un disastro, un fallimento per i Governi chiamati ad affrontare, finalmente, la causa della crisi climatica, i combustibili fossili. Nessuno pensi di tornare a casa con un testo del genere, sarà necessario fare gli straordinari. Anche per la presidenza questo risultato sarebbe uno smacco, dato che cercava risultati ambiziosi.

In pratica, sulla riduzione dei combustibili fossili il testo rimanda al 2050 e sul carbone si ferma a Glasgow. Nessun progresso nemmeno sui sussidi ai combustibili fossili che l'anno scorso ammontavano a 7 trilioni di dollari.

Le opzioni energetiche sono state allargate alle false soluzioni, nucleare e CCS (cattura e stoccaggio del carbonio), un ulteriore modo per perdere tempo prezioso.

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Dall’accordo di Parigi in poi, la situazione climatica si è fatta molto più preoccupante, abbiamo visto fenomeni climatici estremi ovunque, nell’ultimo anno le temperature sono andate decisamente fuori scala: di fronte a questa situazione, questo è quello che sa produrre la classe dirigente mondiale?

Il testo finale dovrà prevedere l'eliminazione chiara e rapida dei combustibili fossili, con anni target e senza false soluzioni per affrontare finalmente di petto la crisi climatica, prima che sia tardi per evitare le conseguenze peggiori.

*Responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia