Cop29, Meloni rilancia sul nucleare: "L'Italia vuole scommettere sulla fusione, può essere una svolta storica"

Cop29, l'intervento della premier da Baku

di Redazione

discorso Giorgia Meloni al Cop 29

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Cop29, Meloni rilancia sul nucleare: "Così l'energia si trasforma da arma a risorsa" 

Nucleare, fusione, transizione energetica e il futuro del mondo: la premier Giorgia Meloni da Baku lancia la sua ricetta.  "Come per ogni altra Cop, sta a noi determinarne il successo o il fallimento e sappiamo che potremmo non beneficiare personalmente dei risultati dei nostri sforzi, ma non è questo l'importante". Giorgia Meloni chiude il suo intervento alla Cop29 a Baku tornando a spiegare che il suo punto di vista è quello di "una madre che, come tale, non vede soddisfazione maggiore se non nel lavorare per politiche che rendano possibile a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un mondo migliore".

La presidente del Consiglio chiude allora citando William James, psicologo e 'padre' del pragmatismo in filosofia, quando dice 'agisci come se tu potessi fare la differenza, perché la fà. Una citazione che riveste la posizione espressa nel 'cuore' dell'intervento nel corso del quale Meloni rileva tra l'altro che "è una priorità che la decarbonizzazione consideri il nostro modello produttivo e la sostenibilità del nostro sistema sociale", perché "dobbiamo proteggere la natura e l'uomo" ma "un approccio troppo ideologico e non pragmatico rischia di portarci fuori strada". E, avverte ancora la presidente del Consiglio, "al momento non c’è una singola alternativa ai combustibili fossili".

"Dobbiamo avere una visione globale realistica", ribadisce allora Meloni ricordando che "la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi entro il 2030 e il Pil globale raddoppierà nel prossimo decennio", il che "aumenterà il consumo di energia, anche - annota - per il crescente fabbisogno richiesto dallo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale". "Abbiamo bisogno - riprende - di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie a disposizione, non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata".

A questo proposito, la presidente del Consiglio rivendica che "l'Italia è impegnata in prima linea sul nucleare da fusione" e spiega che "nell'ambito della nostra Presidenza del G7 abbiamo organizzato la prima riunione del Gruppo mondiale per l'energia da fusione promosso dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica". "Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare la storia in quanto può trasformare l'energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile", osserva ancora Meloni rilanciando anche sul fronte di "una nuova diplomazia energetica, che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra Nord e Sud del mondo".

"I nostri destini sono interconnessi, e dalle connessioni energetiche possiamo trarre grandi opportunità, per questo abbiamo voluto che il nesso clima-energia fosse uno dei pilastri del Piano Mattei per l'Africa, la strategia di cooperazione paritaria che l'Italia sta portando avanti, e che sono molto felice la Presidenza azera della COP29 abbia valorizzato nell'ambito dell'iniziativa 'Climate for Peace'", dice ancora.

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