Corte Suprema, sentenza pro-armi. Biden durissimo: "Profonda delusione"

Inedito scontro tra l'organo americano e il presidente che non si capacita della scelta: "Farò ciò che posso per ridurre la violenza delle armi"

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti
Esteri
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Biden: "Sono deluso dalla sentenza della Corte Suprema"

"Sono profondamente deluso dalla sentenza della Corte Suprema sulla legge dello stato di New York, questa sentenza contraddice sia il senso comune che la Costituzione e dovrebbe preoccupare molto tutti noi". E' questa la dura, inusuale, critica ad una sentenza della Corte Suprema espressa dal presidente Joe Biden subito dopo che la maggioranza conservatrice della Corte ha rigettato come incostituzionale la legge che "sin dal 1911 richiede a chi vuole un'arma non in vista in pubblico di dimostrare la necessità di farlo per autodifesa".

"Ora oltre un secolo dopo, la Corte Suprema ha scelto di bocciare l'autorità da tempo stabilità di New York per proteggere i propri cittadini", aggiunge il presidente che sottolinea come invece, "dopo gli orribili attacchi di Buffalo e Uvalde" "dobbiamo come società fare di più e non di meno per proteggere i nostri concittadini".

"Io esorto gli stati a continuare ad applicare leggi di senso comune per rendere i cittadini e le comunità più sicure", ha detto ancora il presidente ricordando che per "secoli gli stati hanno deciso chi poteva acquistare e possedere armi, quali tipi di armi e dove potevano portarle". "Chiedo agli americani di tutto il Paese di far sentire le loro voci sulla sicurezza delle armi, sono in gioco vite umane", ha concluso Biden affermando che continuerà a fare "tutto quello che è in mio potere per ridurre la violenza delle armi".