Covid, terza dose e nuovi lockdown: i governi si preparano all'inverno
In Regno Unito Boris Johnson si converte alla linea dura mentre Naftlali Bennet stanzia per Israele 3 miliardi di dollari per far fronte alle nuove ondate Covid
La campagna vaccinale in Italia procede spedita, ma resta la preoccupazione per l'inverno imminente. Mentre si diffonde una sottovariante della Delta, che sembrerebbe più facilmente trasmissibile, i governi corrono ai ripari. Bennet stanzia 3 miliardi per le prossime ondate di Covid in Israele, mentre Boris Johnson si converte alla linea dura.
Italia, l'86% dei cittadini è vaccinato
"Il piano vaccinale del governo italiano procede a pieno ritmo grazie soprattutto al lavoro delle Forze armate che hanno contribuito in modo sostanziale alla riuscita della campagna di vaccinazione che ha permesso di passare dalle 130.000 dosi somministrate a febbraio alle oltre 500.000 dosi somministrate ora. In Italia oggi, e questa è una fantastica notizia, l'86% dei cittadini è vaccinato.
Il governo italiano ritiene che solo grazie ai vaccini e quindi alla scienza si possa uscire definitivamente dalla pandemia". Ha dichiarato così il Sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulé, a margine di una visita all'ospedale militare Al jaber Military Hospital in Kuwait nell'ottica dello sviluppo di una cooperazione nel campo della sanità militare tra i due Paesi.
Nel frattempo, però, la variante Delta continua a preoccupare, soprattutto nella veste di una nuova mutazione, una sorta di sottovariante, chiamata AY.4.2. Gli studiosi credono, in base alle prove raccolte finora, che il ceppo sia più trasmissibile della variante Delta "tradizionale" e per questo avvertono di correre ai ripari, soprattutto in vista dell'inverno.
Israele, Bennet stanzia 3 miliardi per le prossime ondate di Covid
Il premier israeliano Naftali Bennett ha annunciato che il governo ha stanziato 3 miliardi di dollari per combattere eventuali future ondate di covid nel Paese. "Stiamo predisponendo - ha detto nella riunione di gabinetto a Gerusalemme - una rete di sicurezza economica e sanitaria di 3 miliardi di dollari in caso di future ondate della pandemia. Stiamo uscendo da quella causata dalla variante Delta in questi giorni". Gli indici della malattia stanno scendendo da settimane in Israele dopo i picchi dei mesi scorsi: ieri i nuovi casi sono stati 324, il 65% dei quali in persone non vaccinate. Le persone immunizzate con la terza dose hanno raggiunto sono ora poco meno di 3.900.000.
Regno Unito, BoJo si converte alla linea dura
Nelle scorse ore il premier britannico Boris Johnson ha sottolineato che non ci sono segnali che lasciano pensare all'esigenza di ricorrere ad un nuovo lockdown, ma l'aumento dei casi di Covid e la percentuale di vaccinati ancora non sufficiente fanno pensare che il governo potrebbe ricorrere a nuove misure per arginare la diffusione del virus in Inghilterra: secondo quanto rivelato dall'Observer, venerdì le autorità sanitarie hanno contattato gli amministratori locali per sondare il loro eventuale sostegno ad un "immediato lancio del piano invernale".
Gli scienziati consulenti del governo sostengono che i ricoveri e i decessi negli ospedali sono in aumento e "saliranno con l'aumentare del numero di casi perche' il virus raggiungera' persone vulnerabili e che potrebbero ammalarsi gravemente".
A correre i rischi maggiori sono coloro che non hanno ancora ricevuto alcuna dose vaccino, come gli adulti piu' giovani. Tra le ipotesi, anche quella di anticipare la somministrazione della terza dose di vaccino agli under 50 a cinque mesi di distanza e non a sei dalla seconda. Ma il dibattito e' ancora aperto.
Il Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, intervistato dalla Bbc, ha ribadito quanto detto da Johnson: i dati non suggeriscono che sia il momento di ricorrere al piano B. "Ovviamente teniamo d'occhio i numeri, ma la protezione piu' efficace restra il vaccino e il lancio delle somministrazioni della terza dose. "C'e' un ripiego, c'e' un piano B. I dati suggeriscono che non e' necessario oggi. Ma se la situazione cambia, ovviamente il governo agira'".
E una delle misure potrebbe essere il ritorno alla raccomandazione di lavorare da casa. Ma, "ripeto - ha chiarito il Cancelliere - i dati al momento non suggeriscono che sia immediatamente necessario, dobbiamo invece assicurarci di somministrare a tutti la terza dose".