Dazi, continua la guerra commerciale tra Cina e Usa: Trump vuole rafforzare i controlli sui chip di Pechino
Secondo quanto riferisce l'agenzia stampa Bloomberg gli Usa starebbe valutando un rafforzamento dei controlli sui chip cinesi
Dazi e chip, guerra a distanza tra Usa e Cina: il piano di Trump per frenare l'export
Non si placano le tensioni tra Pechino e Washington sul tema dei dazi. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa internazionale Bloomberg gli Usa starebbero valutando un rafforzamento dei controlli sui chip cinesi. Recentemente, "c'è stato un incontro tra funzionari americani, giapponesi e olandesi con lo scopo di limitare la manutenzione degli impianti di semiconduttori in Cina da parte degli ingegneri di Tokyo Electron e ASML, nel tentativo di ampliare gli sforzi per limitare l'abilità tecnologica di Pechino", scrive l'agenzia stampa secondo la quale gli Usa starebbero puntando a limitare ulteriormente la quantità e i tipi di chip Nvidia che possono essere esportati in Cina senza licenza.
Indiscrezioni stampa che hanno generato a stretto giro la reazione del Dragone: "Pechino ha ripetutamente espresso la sua ferma posizione al blocco malevolo e alla soppressione del settore cinese dei semiconduttori da parte degli Stati Uniti", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, secondo il quale gli Usa "hanno politicizzato e trasformato in armi le questioni commerciali e tecnologiche, esagerando il concetto di sicurezza nazionale".
Gli Stati Uniti, ha aggiunto Lin nel corso del briefing quotidiano, "continuano a rafforzare i controlli sull'export di chip verso la Cina e a costringere gli altri Paesi a sopprimere l'industria cinese dei semiconduttori". Si tratta di politiche che "hanno impedito lo sviluppo dell'industria globale dei semiconduttori e alla fine si ritorcerà contro di loro", ha aggiunto il portavoce. L'ipotesi allo studio di Washington è appunto il rafforzamento dell'ultimo schema approvato dall'amministrazione di Joe Biden che ha aumentato i controlli e la pressione sui singoli operatori e sulle loro pratiche di export verso il Dragone.