Golfo Persico, Di Maio punta al bis come inviato speciale dell'Ue. Ma va convinta Meloni

L'ex grillino è in scadenza, ma la partita è tutta politica. Conterà anche il parere della premier

di Redazione Esteri
Luigi Di Maio e il primo incontro ufficiale da inviato Ue nel Golfo
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Golfo Persico, la delicata questione politica del bis per Di Maio come inviato dell'Ue

Luigi Di Maio torna al centro del dibattito politico, il mandato da inviato speciale per l'Ue nel Golfo Persico sta scadendo ed entro il prossimo mese bisognerà decidere che fare, lui punta al bis ma la questione è tutta politica. Designato ufficialmente per questo delicato ruolo il 15 maggio del 2023 su spinta di Mario Draghi, ora Di Maio deve fare i conti con il centrodestra che adesso è al governo. Una sua conferma - riporta La Verità - se mai arrivasse, creerebbe più di un imbarazzo all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che in comune con l'ex 5s a livello politico non ha molto. A complicare le cose c'è anche la situazione in Medio Oriente sempre più complicata.

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Da quando per l’Europa c’è lui, le cose nel Golfo Persico non vanno benissimo. In meno di due anni, - prosegue La Verità - è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas, a Gaza e in Libano; i rapporti con l’Iran sono tesi come non lo erano da decenni e il prezzo del petrolio non ha fatto che salire. Di suo, il centrodestra mai farebbe campagna per conservargli la poltrona da 12.000 euro netti al mese, ma se l'indicazione arrivasse dall’Europa sarebbe imbarazzante silurare un italiano. Con la beffa che, a quel punto, nel grande risiko delle nomine la sua conferma verrebbe comunque imputata a Roma, un giochetto nel quale a Bruxelles sono bravissimi.

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