Elezioni in Francia, Dx in vantaggio. Macron crolla sotto il 20%. Analisi

L’ultimo sondaggio di “Le monde” pone Rn al 32%. Il fronte della sinistra si colloca al 29% e sotto il 20% Macron

di Fabrizio Fratus*
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Marine Le Pen e Emmanuel Macron
Esteri

Secondo recenti sondaggi, il Rassemblement National e i suoi alleati di destra sono in vantaggio per le elezioni politiche del 30 giugno

Si avvicinano le elezioni in Francia e l’ultimo sondaggio di “Le monde” pone Rn al 32% che può contare anche del 4% di una parte dei repubblicani. Il fronte della sinistra si colloca al 29% e sotto il 20% Macron. Marine Le Pen sta cercando di creare un fronte delle destre per vincere le politiche in Francia, la vittoria di Rn e delle destre potrebbe avere diverse prospettive post-elezioni e conseguenze sia a livello nazionale che per l'Unione Europea. Un governo guidato da RN probabilmente adotterebbe politiche più severe sull'immigrazione, una maggiore enfasi sulla sicurezza e una politica economica che potrebbe includere tagli alle tasse e maggiori spese pubbliche per stimolare l'economia. Ma tutti si attendono anche i rapporti con l’Europa, Marine Le Pen è nota per le sue critiche all'Unione Europea e potrebbe cercare di ridurre l'influenza dell'UE sulla politica francese.

Questo potrebbe includere tentativi di rinegoziare i trattati europei che andrebbe bene anche per il governo italiano. Nel caso dovesse vincere il fronte della sinistra o Macron è probabile che la linea sulle riforme liberali e progressiste resterebbero mantenendo una politica pro-europea e pro-globalizzazione. Si potrebbe continuare con le riforme del mercato del lavoro e le politiche ambientali cercando di rafforzare l'integrazione europea e promuovendo una maggiore cooperazione in settori come la difesa, la politica estera e le questioni economiche. Per la prima volta in Francia sembrerebbe cadere il cordone sanitario elettorale contro la destra della famiglia Le Pen e il Rassemblement National (RN) dovrebbe essere sostenuto da diversi partiti e gruppi sia a livello nazionale che internazionale tra cui troviamo Les Patriotes partito fondato da Florian Philippot, ex vice presidente del FN, anche se le relazioni tra i due gruppi non sono sempre state stabili hanno dichiarato di appoggiare Rn al secondo turo.

La stessa cosa dovrebbe farla Debout la France (DLF) guidato da Nicolas Dupont-Aignan, che ha sostenuto Le Pen al secondo turno delle elezioni presidenziali del 2017. Rn può contare anche sull’appoggio certo della Ligue du Sud, un piccolo partito regionale di destra. Il tentativo di alleanza più complicato è quello con i  Repubblicani di Les Républicains che sono tradizionalmente un partito di centro-destra, hanno un'ampia gamma di posizioni che vanno dal conservatorismo moderato al nazionalismo più marcato. Éric Ciotti rappresenta l'ala più a destra del partito, con posizioni dure su immigrazione e sicurezza, che possono sovrapporsi in parte con quelle di Marine Le Pen e del Rassemblement National (RN) e ha dichiarato un probabile appoggio a RN per il secondo turno.

Tuttavia, la storica rivalità e le differenze ideologiche all'interno di LR rendono difficile una cooperazione pienamente armonica. Le dinamiche future dipenderanno molto dall'evoluzione della leadership di LR, dalle strategie elettorali e dalle necessità politiche contingenti. Le alleanze e il sostegno ricevuti da Marine Le Pen rafforzano la sua posizione politica sia a livello nazionale che europeo, permettendole di costruire una base solida per le sue campagne elettorali e per promuovere la sua agenda politica. La sfida in atto è importantissima per il futuro della Francia e le presidenziali che si svolgeranno tra tre anni, inoltre hanno il potenziale di influenzare significativamente non solo la politica interna francese ma anche l'orientamento e la stabilità dell'Unione Europea.

*Sociologo

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