Elezioni Nigeria, il paese chiave dell'Africa sceglie in un clima di crisi

Si tratta di un voto decisivo e con effetti non solo interni, ma anche regionali e globali

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Addio a Buhari, la Nigeria sceglie il nuovo leader. Con effetti su Africa ed Europa

La Nigeria va al voto oggi per eleggere il successore del presidente Muhammadu Buhari. E per la prima volta nella storia moderna della democrazia più popolosa dell'Africa, alle prese con una crisi di sicurezza, un'economia lenta e una crescente povertà,  è emerso un terzo candidato per sfidare l'All Progressives Congress (APC) al governo e il Partito democratico popolare (PDP), principale opposizione.    

Con Buhari che si è dimesso dopo due mandati, Bola Tinubu dell'APC, 70 anni, ex governatore di Lagos e re politico, è convinto che sia arrivato il suo turno per la presidenza. Affronta un rivale familiare: il candidato del PDP ed ex vicepresidente Atiku Abubakar, 76 anni, che è alla sua sesta candidatura per la presidenza.    

Ma l'emergere di un terzo candidato a sorpresa che fa appello ai giovani elettori, il laburista Peter Obi, 61 anni, ha aperto la corsa per la prima volta dalla fine del regime militare nel 1999.    Quasi 10 milioni di nuovi elettori registrati quest'anno, la maggior parte dei quali sotto i 34 anni, rappresentano fetta di elettorato importante. Ma la carenza di denaro e carburante nei giorni precedenti le elezioni hanno anche lasciato molti nigeriani arrabbiati e in difficoltà più del solito in un paese già colpito da oltre il 20% di inflazione. Gli elettori voteranno anche per le due camere del parlamento della Nigeria, l'Assemblea nazionale e il Senato.

Si tratta di un voto decisivo e con effetti non solo interni, ma anche regionali e globali. La Nigeria è il paese più grande dell'Africa e sta vivendo un boom demografico che la porterà ad assumere un ruolo ancora più rilevante nel continente e non solo.

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