Elon Musk lancia Tesla in Indonesia. Nel mirino risorse minerali e nichel

Vicino l'accordo per un impianto di auto elettriche nel paese del Sud-Est asiatico. Mentre rallentano gli affari in Cina, il tycoon punta sulle risorse minerali

Esteri

Tesla pronta ad aprire una serie di fabbriche in Indonesia

Indonesia. E, soprattutto, nichel. Ecco le due parole che contraddistinguono i nuovi progetti di Elon Musk. Il patron di Twitter e di Tesla si è messo in testa di lanciare un nuovo faraonico progetto nel Sud-Est asiatico legato alle auto elettriche. Un modo anche per diversificare la presenza asiatica rispetto alla Cina, dove di recente la creatura di Musk ha avuto qualche difficoltà tra rallentamento della domanda, abbassamento dei prezzi e mancato raggiungimento dei target di vendita.

Tesla è infatti vicina a siglare un accordo preliminare per la creazione di una fabbrica in Indonesia, secondo Bloomberg. L'impianto produrrebbe fino a 1 milione di auto all'anno, in linea con l'ambizione di Tesla di far raggiungere tale capacità a tutti i suoi stabilimenti a livello globale. Il progetto però è ancora più ampio: le discussioni includono piani per la realizzazione di più impianti nel paese, con funzioni diverse nella produzione e nella catena di fornitura, ha detto una delle persone.

Il negoziato in stato avanzato è stato confermato anche dal governo indonesiano: il ministro degli Investimenti Bahlil Lahadalia ha dichiarato che i colloqui con Tesla sono condotti dal ministero di coordinamento per gli affari marittimi e gli investimenti. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno. L'Indonesia corteggia da tempo Tesla e l'anno scorso ha siglato un accordo di fornitura di nichel per 5 miliardi di dollari con la casa automobilistica.

Il tutto poco dopo che era andato in scena un incontro ad alto livello tra Musk e direttamente il presidente indonesiano Joko Widodo, che cerca di attrarre investimenti internazionali anche nell'ottica di sviluppare il suo colossale progetto di una nuova capitale a Nusuntara, lontano da Giacarta. Lo stesso Widodo ha dichiarato che il Paese vuole che Tesla produca auto elettriche in Indonesia, non solo batterie, ed è disposto a prendersi il tempo necessario per convincere Musk a vedere l'Indonesia come qualcosa di più di un semplice fornitore di risorse chiave. 

Che cosa c'è dietro la strategia di Elon Musk sull'Indonesia

Uno stabilimento indonesiano sarebbe il terzo di Tesla al di fuori del suo mercato nazionale, gli Stati Uniti, oltre a quelli di Shanghai e di Berlino. Arrivare in Indonesia garantirebbe a Tesla di aprirsi una porta d'accesso ai 675 milioni di consumatori del Sud-Est asiatico, anche se è un mercato difficile per le case automobilistiche globali, dato che le auto a prezzi accessibili - solitamente inferiori ai 20.000 dollari - costituiscono la maggior parte delle vendite. 

Ma nel mirino di Musk ci sono anche e soprattutto le risorse minerarie di cui è ricchissima l'Indonesia, che detiene alcuni dei giacimenti di nichel più ricchi al mondo, metallo fondamentale per la produzione di batterie utilizzabili poi nelle auto elettriche. Ma potrebbe esserci anche dietro una strategia di diversificazione dalla Cina. Nella Repubblica popolare, Tesla ha tagliato all'inizio di questo mese il prezzo di partenza del suo veicolo utilitario sportivo Model Y, costruito localmente, portandolo a 259.900 yuan (51.109 dollari) da 288.900 yuan - circa il 40% in meno rispetto al Model Y più semplice disponibile negli Stati Uniti. Il tutto dopo che l'azienda ha consegnato meno veicoli del previsto nello scorso trimestre e ha mancato l'obiettivo di una crescita annuale delle vendite del 50%.

Forse non a caso, intanto l'espansione dello stabilimento Tesla di Shanghai è stata ritardata. La cosiddetta fase tre dell'espansione, originariamente prevista per la metà dell'anno, avrebbe visto raddoppiare la capacità dell'impianto fino a circa 2 milioni di auto all'anno. Alcuni funzionari del governo centrale hanno espresso preoccupazione per il fatto che un'azienda statunitense, collegata all'iniziativa Starlink di Elon Musk per l'accesso a Internet dallo spazio, abbia una presenza così importante nella più grande economia asiatica.

Il ritardo coincide con il crescente risentimento dell'opinione pubblica nei confronti di Tesla e con le tensioni tra Washington e Pechino. Forse anche per questo Musk guarda al Sud-Est asiatico, sempre a caccia di nuovi affari.

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