Francia, l'allarme: "Rischiamo la replica delle Olimpiadi di Berlino 1936"

Jacques Attali, uno dei principali consiglieri di Macron, lancia l'allarme: "Deve evitare la coabitazione con Bardella. Un duello ai vertici sarebbe devastante"

di Redazione Esteri
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Scontri in Francia Macron
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Elezioni in Francia, scatta l'allarme per le Olimpiadi di Parigi. Le similitudini storiche con Berlino 1936

Il primo turno delle elezioni legislative francesi ha espresso un quadro chiaro, l'estrema destra guidata da Marine Le Pen rischia di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi, forte del suo 34% alla prima tornata di ieri. Il verdetto si avrà tra una settimana ma è già partita la corsa da parte degli avversari a fare squadra per impedire che questo avvenga. A lanciare l'allarme, tra gli altri, ci pensa anche uno dei più stretti consiglieri di Emmanuel Macron, Jacques Attali. Per dieci anni consigliere di Mitterrand e poi mentore di Macron che coinvolse giovanissimo per partecipare al suo rapporto sulla "liberazione della crescita". Economista, intellettuale, direttore d’orchestra, popolare saggista, ora Attali lancia un appello al Presidente per fare patti di desistenza con la sinistra in vista del secondo turno. "Ho votato - dice Attali a La Repubblica - per il Nuovo Fronte Popolare senza indugio. Per me la priorità è evitare che l’estrema destra arrivi al governo in Francia".

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Attali, che ora ha 80 anni, - prosegue La Repubblica - non nasconde il pessimismo in vista di un ipotetico duello ai vertici dello Stato tra Macron e Jordan Bardella. "Non sono sicuro - dice Attali riferendosi a Macron - che ascolti più i miei consigli. Ero contrario all'idea di uno scioglimento dell’Assemblée Nationale, per giunta a poche settimane dai Giochi Olimpici in cui tutto il mondo guarderà alla Francia. Ci proiettavamo verso una festa come i Giochi di Parigi del 1924, adesso rischiamo di avere quelli di Berlino del 1936. Ormai il danno è fatto, speriamo non sia irrimediabile. Non avrei mai immaginato il rischio di un governo di estrema destra nel 2024 con un’elezione anticipata in questo modo da Macron. Ancora oggi non mi rassegno: sarebbe uno choc per l’Europa. E il governo Bardella non sarebbe un governo Meloni. Il Rassemblement National trascinerebbe piuttosto la Francia verso l’Ungheria di Orbán".