Francia, patrimoniale e tasse: servono 60mld. Chiesto un sacrificio alle 65mila famiglie più ricche
Il Paese è nel mirino delle agenzie di rating: Fitch potrebbe decidere di declassarlo. "Siamo sull'orlo del precipizio"
Francia, inizia l'austerity. Due miliardi arriveranno dalla patrimoniale: extratassa sulle 65mila famiglie più ricche
Il nuovo governo francese, guidato dal premier Michel Barnier, avrà uno dei compiti più complicati nella storia recente della Francia. Inizia un autunno all’insegna dell’austerità. Si punta a tagliare - riporta La Repubblica - 60 miliardi di deficit, uno sforzo inedito per la Francia. Nel suo discorso programmatico, Barnier aveva allertato in merito ai conti pubblici, dicendo che il Paese era sotto la sorveglianza di Bruxelles e dei mercati finanziari. "La Francia è sull’orlo del precipizio", ha spiegato il premier, ricordando che lo Stato spende più di 50 miliardi di euro all'anno in interessi sul debito. Per Emmanuel Macron, alla guida del Paese da oltre sette anni, è un cambio di rotta imprevisto. Un terzo della manovra finanziaria, che dovrebbe riportare al 5% il rapporto deficit/Pil nel 2025, viene dall’aumento delle tasse, che peseranno in particolare sulle imprese (13,6 miliardi di gettito).
Leggi anche: Von der Leyen attacca Orban, ma l'Europa è sempre più orbaniana
Una patrimoniale - prosegue La Repubblica - una tantum (2 miliardi) è prevista per i francesi più ricchi: 65mila famiglie (con reddito annuo superiore a 500 mila euro per una coppia) pagheranno un’addizionale “eccezionale”. Circa trecento aziende con un fatturato oltre un miliardo di euro pagheranno un'aliquota superiore al 25% dell’imposta sulle società. La sfida per Barnier è rassicurare velocemente i mercati finanziari che hanno già cominciato a monitorare il rischio Francia, con uno spread che oscilla tra 70 e 80 punti, quasi il doppio rispetto a un anno fa. Nelle prossime settimane è atteso il verdetto delle agenzie di rating, con Fitch che già oggi potrebbe decidere per un declassamento.