Francia, scandalo a luci rosse a Saint Etienne. Vicesindaco filmato con escort

Si sarebbe trattata di una trappola di ambienti vicini al primo cittadino di centrodestra contro il suo numero due, un centrista

Esteri
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Padre e marito, per 8 anni sotto ricatto per timore di perdere la poltrona: una trama da film

Una trama degna dei film di spionaggio. Gilles Artigues, vicesindaco centrista del primo cittadino Les Républicains di Saint-Etienne tra il 2014 e il 2022, è stato intrappolato e filmato a sua insaputa dall'entourage del consigliere comunale, mentre si trovava in una stanza d'albergo in compagnia di un escort boy che gli era stato riservato, nel 2014 a Parigi, rivela Mediapart.

"Questo padre, molto coinvolto nella comunità cattolica, è stato poi ricattato perché questo video compromettente non venisse divulgato", scrive il sito che ha pubblicato l'inchiesta ripresa anche dal Corriere della Sera. Obiettivo della manovra: "contenere l'influenza dell'eletto centrista, il cui insediamento locale era temuto nella maggioranza comunale in caso di possibile dissenso politico".

Secondo Mediapart, è un funzionario municipale eletto della maggioranza, Samy Kéfi-Jérôme, poi divenuto consigliere regionale delegato e vicepresidente della regione Auvergne-Rhône-Alpes, che ha collocato una telecamera nella camera d'albergo di Gilles Artigues a nell'inverno del 2014, riuscendo così a filmarlo mentre riceve un "massaggio erotico" da un accompagnatore che era stato prenotato con l'obiettivo di intrappolare il vicesindaco. COoe spiega il Corriere della Sera, il sindaco Gaël Perdriau e il suo collaboratore Samy KéfiJérôme contestano la ricostruzione di Mediapart, ma le forze di opposizione chiedono le dimissioni immediate della giunta comunale e l’avvocato di Gilles Artigues, nello stupore dei cittadini di Saint-Étienne, presenta una denuncia per "complotto in banda organizzata finanziato da fondi pubblici, minacce e ricatto".