Gaza, verso l'accordo sugli ostaggi. Cessate il fuoco di due settimane

Israele, verso il graduale ritiro dei soldati

di Redazione
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M.O., ambasciatore Israele in Usa conferma: pronti a pausa umanitaria

Israele starebbe prendendo in considerazione un cessate il fuoco della durata di almeno due settimane, seguito da un graduale ritiro delle truppe israeliane, soprattutto nel nord di Gaza, nel tentativo di rilanciare un accordo per il rilascio degli ostaggi: è quanto si legge oggi sul Washington Post. Secondo quanto riferito, fonti ufficiali israeliane e americane sarebbero interessate a riprendere le trattative per un accordo con Hamas, attraverso la mediazione del Qatar, con l'obiettivo di liberare il maggior numero dei 129 ostaggi israeliani ancora tenuti prigionieri a Gaza. Il quotidiano spiega che Israele starebbe valutando la possibilità di accettare un lungo cessate il fuoco che potrebbe durare circa due settimane, per consentire ad Hamas di localizzare gli ostaggi e restituirli a Israele. 

M.O., ambasciatore Israele in Usa conferma: pronti a pausa umanitaria - L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Michael Herzog ha confermato che Israele è pronto a sospendere i combattimenti a Gaza in cambio della libertà del maggior numero possibile di ostaggi, riferisce la Cnn. Ma Herzog ha detto che è troppo presto per dire se ci sarà un accordo, notando le richieste di Hamas più ampie rispetto all'ultima tregua. "Speravano in un cessate il fuoco permanente, ma auspico che sotto la pressione di ciò che stiamo facendo sul campo, oltre alla pressione del Qatar, accetteranno di concludere un accordo. Ma è prematuro in questa fase", ha affermato l'ambasciatore. "Posso ribadire il fatto che Israele è pronto per un'altra pausa umanitaria e per ulteriori aiuti umanitari per consentire il rilascio degli ostaggi. E la responsabilità ricade interamente su Sinwar e sulla leadership di Hamas", ha aggiunto.