Gentiloni non chiude a Draghi Commissario Ue. L'allarme IA: "Bomba sociale"

Il commissario per gli Affari economici in Europa lancia l'allarme sull'intelligenza artificiale: "Con il dominio degli algoritmi si rischia grosso"

di Redazione Esteri
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Ue, Gentiloni non chiude la porta a Draghi: "Decideremo il nome il prossimo 17 giugno"

Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici, è intervenuto al Festival internazionale dell'Economia di Torino e ha affrontato i temi caldi della politica ma non solo. Ha lanciato anche un allarme sui possibili effetti devastanti per la società legati all'intelligenza artificiale. L'ex Pd ha fatto il punto sui favoriti per la poltrona di Commissario Ue, ma a precisa domanda su il nome a sorpresa dell'ex premier Mario Draghi non ha escluso questa possibilità, facendo intendere che potrebbero anche esserci sorprese dopo le Europee dell'8-9 giugno. "Su Draghi - dice Gentiloni a La Stampa - non mi esprimo neppure sotto tortura. I candidati sono Schmit per i socialisti e Von der Leyen per i popolari. Cinque anni fa il candidato del Ppe era Manfred Weber, ma non arrivò alla meta. Cosa succederà lo capiremo alla riunione informale del 17 giugno".

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Gentiloni poi si è soffermato sul delicato tema dell'intelligenza artificiale, lanciando un vero e proprio allarme sulle possibili conseguenze. "Si tratta - ha detto Gentiloni a La Stampa - di una grande opportunità, ma non possiamo permetterci che la sostituzione del lavoro diventi una bomba a orologeria". La partita, secondo il commissario economico dell'Ue - a livello internazionale si gioca su tre livelli: "La ricerca e la qualità dell'innovazione; la potenza dei computer e la quantità dei dati disponibili. Sui computer recuperiamo terreno, grazie anche all'Italia, ma sulla ricerca scontiamo investimenti privati ridotti al minimo. I fondi pubblici sono pochi, è vero, ma la differenza con gli altri Paesi la fanno i privati. Serve il mercato unico dei capitali".