Georgia a rischio guerra civile. Legge sugli agenti stranieri: c'è la rivolta

Almeno sessanta gli arresti, i manifestanti hanno appiccato roghi e devastato Tiblisi, ma il testo filo-russo è stato approvato. L'adesione all'Ue si allontana

di Redazione Esteri
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Georgia, la legge filo-russa che allontana sempre di più il Paese dall'Europa

In Georgia è in corso una maxi protesta che rischia anche di portare ad una guerriglia. La questione riguarda la controversa legge sulle influenze straniere, ritenuta dai cittadini una norma filo-russa, secondo la quale i cosiddetti agenti stranieri dovranno condividere una serie di informazioni riservate con le istituzioni georgiane. Questo porterebbe a definire tali enti come portatori di interessi di un altro Stato. I manifestanti hanno più volte tentato di irrompere nella sede del Parlamento e di appiccare un rogo per interrompere i lavori. Ma il testo della discordia alla fine è stato approvato.

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La polizia ha risposto con gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e spray al peperoncino. Oltre 60 persone sono state arrestate. Diversi manifestanti sono rimasti feriti negli scontri con la polizia durante i cortei a Tbilisi. L’approvazione del contestato disegno di legge provoca un rallentamento del processo di adesione all’Unione europea ed un pericoloso avvicinamento alla sfera d’influenza russa. Il disegno di legge – come già annunciato da molti rappresentanti Ue – è incompatibile con i principi europei.