Germania, il piano dell'estrema destra: cacciare Italia, Francia e Grecia dall'euro
Tino Chrupalla, leader di Afd, attacca i "Paesi del Sud" con troppo debito
Alice Weidel, leader di Afd in Germania (Foto Lapresse)
Afd punta il dito (anche) contro l'Italia. Il piano dell'estrema destra per risollevare la Germania
La Germania tra due settimane andrà al voto, le elezioni tedesche rappresentano un passaggio cruciale per il futuro dell'Europa ma non solo, vista l'attenzione che c'è anche da parte degli Stati Uniti, Musk in particolare, verso questo appuntamento. Tra i partiti in grande ascesa nei sondaggi c'è Afd, l'estrema destra che qualcuno considera filo-nazista, stimata al 20%, dietro solo all'Udc e molto avanti all'Spd di Scholz. Il co-leader del partito svela per la prima volta il suo piano e tira in ballo anche l'Italia. "La Germania fuori dall’euro? No, piuttosto — dice Tino Chrupalla a il Corriere della Sera — escano gli altri. L’euro è la moneta nazionale. Ormai è troppo tardi per uscire". Poi però spiega meglio il suo pensiero: "Quello che va cambiato, per stabilizzare l’euro, è che si deve discutere di un euro del Nord e uno del Sud".
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Chrupalla dice che nessuno rispetta più i parametri di Maastricht, neppure la Germania, ma che ci sono Paesi "Francia, Grecia, Italia, che hanno oltre il 100% di debito sul Pil, fino a toccare il 150 o 180%". E che se non si lavora al rispetto dei Trattati "l’euro non esisterà più. Occorre discutere — spiega Chrupalla e lo riporta Il Corriere — in che misura siamo ancora disposti a sostenere i Paesi del Sud, con miliardi, come per la Grecia. Onestamente, non vedo alcun valore aggiunto per gli interessi della Germania". La nuova, o la vecchia, teoria dell’Afd è che serva una moneta forte e che quindi i Paesi del Sud (Italia compresa) forse farebbero bene a lasciare. Con tanti saluti a quel che si è fatto in questi anni: il sovranismo tedesco torna a tesi vecchie di dieci anni (e alle teorie che i laboriosi tedeschi "pagano" le pensioni di tutti).