Elezioni Germania, Merkel "scende in campo". Ma il favorito resta Scholz

Il suo erede Laschet è in crisi nera e Frau Angela entra con decisione in campagna elettorale. Ma l'Spd è ancora davanti nei sondaggi

di Lorenzo Lamperti
Classe '54, Angela Merkel è alla guida del Governo tedesco dal 2005. Sta svolgendo il suo quarto mandato, ma ha già annunciato il suo imminente ritiro dalla vita politica
 
Esteri
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"Io sono la nuova Merkel". La sua campagna elettorale si basa sostanzialmente su questo messaggio. Stiamo parlando di Armin Laschet, il supposto erede di Frau Angela e candidato della Cdu/Csu? No, stiamo parlando di Olaf Scholz, il leader dell'Spd che ha rilanciato contro tutti i pronostici le quotazioni di un partito che sembrava ormai in stato comatoso e incapace di competere per la vittoria alle urne da tantissimo tempo. Il regno di Merkel ha sostanzialmente annichilito tutti i rivali. Ma quel regno sta per finire, e Scholz potrebbe clamorosamente scalzare il presunto delfino (l'ennesimo) della cancelliera ormai sulla via della pensione politica (quantomeno sul fronte interno).

ELEZIONI GERMANIA, LA CAMPAGNA MERKELIANA DI SCHOLZ

Pare proprio che Scholz abbia studiato a fondo la comunicazione di Merkel per provare a battere il debole Laschet, campione di gaffe. Al primo dibattito televisivo, il leader dell'Spd ha "merkelato" secondo i media tedeschi. Di fatto, significa che ha introiettato i messaggi non solo e non tanto politici di Frau Angela quanto i suoi modi, la sua sicurezza e, insomma, il modo di esporre quelle idee. D'altronde, in una recente intervista Scholz si era fatto ritrarre in una classica posa merkeliana, vale a dire con le mani poste a "triangolo rovesciato". Una posa utilizzata da Merkel più volte anche nei manifesti elettorali.

E proprio sui manifesti elettorali di Scholz è arrivato il secondo indizio, con la scritta "sa fare la cancelliera". Ed effettivamente il ministro delle Finanze e uomo nuovo dei socialdemocratici sembra che stia convincendo i tedeschi che solo lui possa essere in grado di garantire la stabilità che ha sempre garantito Merkel negli ultimi tre lustri. Gioco facile, di fronte a un rivale confuso come Laschet. La sua nomina a presidente della Cdu, avvenuta il 16 gennaio scorso, è arrivata con solo il 52% dei voti, davanti allo sfidante Friedrich Merz. E anche in questi mesi non è riuscito a raccogliere un consenso unanime, né all'esterno né all'interno del partito di maggioranza. Proprio lui potrebbe essere quello che paga maggiormente gli effetti della recente alluvione in Nord Reno-Vestfalia. Innanzitutto perché è il governatore del Land travolto dall'acqua. In secondo luogo a causa di un video in cui viene ripreso mentre ride sui luoghi del disastro. Inutile dirlo, il paragone con la Merkel è a dir poco impietoso.

MERKEL SCENDE IN CAMPO PER L'ULTIMO MIRACOLO: FAR VINCERE IL DEBOLE LASCHET

Sarà per questo che proprio Frau Angela ha deciso di "scendere in campo" nella campagna elettorale. E come lo ha fatto? Non promuovendo il candidato del suo partito, Laschet, quanto semmai rimarcare le differenze che intercorrono tra lei e Scholz: "Fra lui e me la differenza per il futuro del paese è nettissima", ha sottolineato. "Con me cancelliera non potrebbe mai esserci un governo con la Linke, con Scholz la questione resta invece aperta". Come a dire: non votate Laschet perché è bravo, ma votatelo perché Scholz porterebbe il paese in un'altra direzione rispetto alla navigazione sicura che ha avuto con me.

ELEZIONI GERMANIA, ULTIMI SONDAGGI: SPD AVANTI

E infatti questa sembra ormai la linea intrapresa dall'intera compagine Cdu/Csu. Anche altri esponenti del partito di Merkel hanno seguito il suo esempio e rimarcato le differenze tra Scholz e l'attuale cancelliera. Per ora, però, i sondaggi continuano a dare ragione all'Spd. Secondo alcuni tra gli ultimi rilevamenti, i socialdemocratici sarebbero addirittura al 25%, con la Cdu/Csu ben sotto al 20%. Il tutto mentre i Verdi continuano a scendere, ora al 16,5%. Improvvisamente, le elezioni del 26 settembre sembrano essere diventate le più appassionanti di sempre.

L'incertezza sul risultato finale è grande, così come grandi dubbi ci sono sull'esito finale delle trattative per la formazione di governo. Ma quella che per ora era sempre stata considerata come "terza ipotesi" potrebbe clamorosamente diventare la prima. Vale a dire quella di una coalizione "semaforo" che veda esclusa proprio la Cdu/Csu. In questo caso la grande coalizione sarebbe formata da Verdi, Spd e Fdp. Ancora una volta, la Cdu si affida a Merkel. Frau Angela è chiamata a un ultimo miracolo prima di lasciare la cancelleria. Cioè farci arrivare un erede debole.