Germania, Scholz vuole deportare 10mila migranti in Ruanda. Replica al modello (accantonato) di Londra

Dopo l'attentato di Solingen dell'Isis costato la vita a 3 persone, il cancelliere ha deciso per la linea dura

di Redazione Esteri
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Olaf Scholz

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Germania, bufera per la linea dura di Scholz sui migranti: saranno deportati in Ruanda

La Germania ha deciso di correre ai ripari sul fronte dei migranti, il cancelliere Scholz ha annunciato la linea dura in seguito all'attentato a colpi di coltello rivendicato da un affiliato all’Isis avvenuto a Solingen il 24 agosto – bilancio, 3 morti e 8 feriti. Scatteranno nuove restrizioni per l'ingresso dei rifugiati, visto che l'autore dell'attacco è un siriano di 26 anni che aveva chiesto asilo, ma gli era stato negato; il suo ordine di espulsione non era mai stato eseguito perché nel frattempo il giovane aveva fatto perdere le sue tracce. Il piano - riporta Il Fatto Quotidiano - è quello di mettere in atto il "modello Ruanda" accantonato dal Regno Unito. Berlino lo ricicla per far fronte all'emergenza rifugiati.

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Joachim Stamp, commissario tedesco per le migrazioni, durante un podcast su Table Media ha dichiarato che "al momento non abbiamo nessun paese terzo che si è fatto avanti, a eccezione del Ruanda". Rappresentante del partito Fdp, il commissario ha calcolato che la Germania potrebbe dirottare in Africa circa 10.000 persone all’anno, respingendo le pressioni dei conservatori che invece chiedono di estendere la soluzione a un numero maggiore di rifugiati. Per Stamp invece, - prosegue Il Fatto - la Germania applicherà questo modello specificamente sui migranti che attraversano i confini orientali dell’Unione europea: in particolare, quelli che arrivano dalla Bielorussia, in uno schema che l’Europa vede anche come una “guerra ibrida” da parte della Russia, con il beneplacito di Minsk, nell’aprire le strade ai flussi migratori verso quei Paesi che aiutano l’Ucraina.