Giornalisti spiati dai governi, Von der Leyen: "Inaccettabile"

Esteri
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"Deve essere verificato, ma se è così è completamente inaccettabile. Sarebbe contro qualsiasi regola: la libertà della stampa è uno dei valori fondamentali dell'Ue. Sarebbe assolutamente inaccettabile se fosse così". Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen risponde, in conferenza stampa a Praga, riguardo all'uso che sarebbe stato fatto da alcuni Paesi, inclusa l'Ungheria, del software Pegasus, dell'Nso Group israeliano, per spiare i giornalisti.

"I giornalisti devono essere liberi di lavorare in libertà nell'Ue e ovunque - aggiunge il portavoce della Commissione Christian Wigand, durante il briefing con la stampa a Bruxelles - e gli Stati membri devono rispettare i diritti umani e il diritto alla privacy". Gli Stati membri, ricorda Wigand, "hanno l'obbligo di assicurare il rispetto delle regole Ue. Per quello che riguarda l'applicazione delle regole riguardanti la privacy, spetta alle autorità" competenti intervenire. Per quanto riguarda l'Ungheria "abbiamo sollevato più volte le nostre preoccupazioni per la libertà dei media".

"Siamo molto chiari - aggiunge Wigand, rispondendo a chi chiede se la Commissione intenda lanciare una procedura di infrazione contro il governo ungherese - ma non dimentichiamo che per ora si parla di inchieste giornalistiche, peraltro appena pubblicate. Occorre un poco di tempo per indagare e vedere se è possibile intervenire per la Commissione. Ma quello che è chiaro - conclude - è che un intervento simile nei confronti dei media è inaccettabile".