Chi è Gisèle Pelicot, simbolo francese. La 71enne che può far inasprire la legge sugli stupri
Il suo coraggio ha portato alla condanna del marito a 20 anni di carcere. La donna ora è diventato un riferimento
Gisèle Pelicot
Gisèle Pelicot, la donna coraggio entrata nel cuore dei francesi (e non solo)
Ora che è arrivata la sentenza di condanna a 20 anni di carcere per stupro aggravato nei confronti del marito, Gisèle Pelicot, 71 anni, è diventata ancora di più un simbolo, non solo delle femministe ma di tutta la Francia. Il suo coraggio ha permesso agli inquirenti di far venire alla luce una storia degna di un film dell'orrore ma purtroppo reale. Dominique Pelicot è stato "dichiarato colpevole" dal tribunale di Avignone degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot, nel processo sugli stupri di Mazan, il massimo della pena. Cinquantuno gli imputati (tutti condannati), accusati di aver violentato la donna drogata dal marito per 10 anni. Dominique contattava questi soggetti in rete e li invitava a casa loro per abusare della moglie, incapace di reagire perché drogata.
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L'importanza della scelta fatta da Gisèle
"Attraverso di lei, si esprime oggi la voce di tante vittime, la vergogna ha cambiato campo, si infrangono i tabù. Da ora grazie a lei il mondo non è più lo stesso'', ha scritto in un messaggio pubblicato su X la presidente dell'Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet, dopo la pioggia di sentenze. Il processo, che la stampa ha contribuito a far conoscere come quello degli “stupri di Mazan”, la cittadina del sud del paese dove i Pelicot abitavano, ha aperto in Francia una discussione più ampia sulla cosiddetta “cultura dello stupro” e sulla possibilità di modificare la legge attuale sulla violenza sessuale.
Questo - riporta Il Post - è avvenuto per via della storia in sé, ma anche per il modo in cui Gisèle Pelicot ha deciso di impostare il processo: ha scelto attivamente di non rinunciare subito al cognome del marito, dal quale ha divorziato nel 2023 dopo essere venuta a conoscenza degli stupri, e di avere un processo pubblico, con l’obiettivo di rendere universale una storia individuale. Ormai questa storia è diventata un simbolo e il nuovo governo che formerà Bayrou, nonostante questa sia una fase di grande instabilità, non potrà più ignorare la potenza di questo gesto di Gisèle, per questo tra le prime misure che il nuovo esecutivo discuterà ci sarà molto probabilmente anche una legge molto più severa dell'attuale contro gli stupri. La terribile vicenda di Mazan è destinata a cambiare la storia in termini di "cultura dello stupro".