Guerra, ancora bombe a Leopoli. Putin terrorizza il mondo a 70 km dall'Europa
Mosca accusa Kiev: 60 navi straniere bloccate in mare. La replica: "E' pieno di mine"
Guerra Russia Ucraina, esplosioni ad un passo dall'Occidente
Putin non si ferma. Il chiaro segnale è arrivato nella tarda serata di ieri, il 42esimo giorno di guerra è iniziato con le sirene antiaeree che sono risuonate a Leopoli, precisamente a Radekhiv, una cittadina che dista 70 km, nell'Ovest dell'Ucraina, si sono sentite delle esplosioni che hanno spinto il capo dell'amministrazione militare regionale Maksym Kozitskii a invitare la popolazione a rimanere al riparo. Il messaggio è rivolto all'Occidente, dopo la decisione degli Usa di inviare un nuovo carico di armi all'Ucraina, 100 mln di aiuti militari.
Le autorità ucraine bloccano nei loro porti oltre 60 navi straniere: è l'accusa del capo del centro di controllo della Difesa russa, Mikhail Mizintsev. "La minaccia di bombe e di mine da parte delle forze armate di Kiev nelle sue acque interne e nel mare territoriale impediscono alle navi di navigare in sicurezza in mare aperto", ha detto Mizintsev, ricordando che ogni giorno tra le 8 e le 13 ora di Mosca le forze armate russe forniscono un corridoio umanitario marino - una rotta di navigazione sicura a sud-ovest del mare territoriale dell'Ucraina, che è lunga 80 miglia e larga tre miglia nautiche.