Guerra in Ucraina, Macron vede Putin per tentare di fermarlo. Il pericolo gas

I due si parleranno venerdì mattina, ma le esercitazioni delle truppe corazzate russe in Crimea fanno pensare ad una decisione già presa

Esteri
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Guerra in Ucraina, Macron tra minacce e paura di ritorsioni

La guerra in Ucraina si avvicina sempre di più. I segnali provenienti dalla Russia non lasciano presagire nulla di buono. Al termine dell'ennesima giornata di escalation anche sul campo, con esercitazioni delle truppe corazzate di Putin in Crimea - si legge sul Messaggero - e manovre ai confini orientali dell'Ucraina, Macron vuole assicurare all'Europa che presiede dal primo gennaio il ruolo di grande mediatrice, di essere un soggetto capace di parlare con «fermezza», ma anche di riportare la faccenda sui binari della diplomazia e del negoziato e schivare non solo lo scontro armato, ma anche lo scoglio delle sanzioni. Un dialogo esigente e lucido»: questo promette Emmanuel Macron a Vladimir Putin. I due si parleranno venerdì mattina al telefono, lo ha voluto l'Eliseo, e il Cremlino ha accettato.

Macron - prosegue il Messaggero - ha precisato ieri sera, da Berlino e accanto al cancelliere Olaf Scholz, l'obiettivo della chiamata: "Fare il punto insieme sulla situazione, avviare un dialogo esigente, ottenere chiarimenti". Ma Oltreatlantico i toni sulla crisi ucraina sono ben altri: «Potremo muovere delle truppe a breve», ha detto il presidente americano Joe Biden, anche se ha escluso «un impiego di militari americani della Nato in Ucraina». Ma le sanzioni in caso di attacco russo potrebbero ritorcersi in tempo reale contro la maggior parte dei paesi europei, con un'Unione che dipende per oltre il 40 per cento dal gas russo per i suoi fabbisogni energetici.

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