Guerra Russia-Ucraina figlia di un altro conflitto nascosto, ma ancor più feroce

Guerra Ucraina assurda, ma anche figlia del potere che noi abbiamo avallato per anni, spesso in malafede, nelle urne elettorali

Di Menotti Lerro
Esteri
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Guerra Russia Ucraina: Putin? Colpevole tanto quanto coloro che per anni lo hanno irretito pensando di saperlo poi all’occorrenza domare

Stupito e atterrito l’uomo contemporaneo nell’assistere a questa guerra fratricida che si sta consumando nell’Europa dei ricchi costruita a colpi di forzature etiche e valoriali. Sgomento, solidarietà e buonismo imperversano sui Social Network dove da anni ormai abbiamo trovato rifugio alla noia dei giorni. Un mondo fittizio fatto di specchi ingannevoli in cui mostrarsi per ciò che non siamo e dove tutto scivola via rapidamente, quasi non lasciando traccia se non forse in qualche recondito meandro dell’inconscio. Le strade dell’Io sono sempre state infinite e ultimamente sono anche più ipertrofiche e biforcute.

Questa guerra è assurda, ma anche figlia del potere che noi abbiamo avallato per anni, spesso in malafede, nelle urne elettorali. È il frutto della follia omicida, sì, ma non meno dello scettro messo nelle mani del despota di turno per il semplice gusto di vedere i nostri nemici schiacciati dallo stesso; e soprattutto è figlia di quel narcisistico desiderio disperato di voler tentare l’impresa di meritarci un ruolo di prestigio societario pur non avendone i meriti, ma consci che una buona amicizia potrà un giorno valere più di qualche titolo accademico o di un buon talento. Ad un’apparente civiltà fondata sui diritti, si impone, infatti, la società dei cuori non civilizzati, dei cannibali, dei furbi, dei corrotti, dei manipolatori, dei sadici, degli invidiosi, dei prepotenti, degli impuniti, degli assassini, dei traditori, dei mostri (che ormai, questi ultimi, non hanno le sembianze delle creatura ideata da Victor Frankenstein, ma hanno occhi tersi e colletti e camici immacolati).  

La corruzione dilaga in ogni angolo del pianeta, persino in quelli sacri o della giustizia (l’Italia, in questo, credo non sia seconda a nessun’altra nazione sedicente civile). E allora come stupirsi se qualcuno abbraccia le armi? Se qualcuno decide che ad una guerra nascosta ne preferisce una alla luce del sole? Per tutta la vita non ho mai visto di buon occhio Putin, mentre in molti lo osannavano, ma credo sia colpevole tanto quanto coloro che per anni lo hanno irretito pensando di saperlo poi all’occorrenza domare. L’America è l’unica nazione che vuole giustificare ogni azione bellica in nome della pace… (Bugia mal raccontata che ormai non convince neanche i bambini). L’Europa, poi, si dimostra inutile come la sua moneta, così lontana dalla nostra melodica Lira. Un’insieme di nazioni unite dalla lingua degli inglesi che dell’Europa non hanno (giustamente) voluto far parte. Dico giustamente perché conosco la loro capacità di remare tutti nella medesima direzione, a differenza di quanto avviene nel resto d’Europa…   Ma ora è guerra, le strade sono nuovamente rosse, nuovamente rosse…Le bombe cadono senza preavviso lasciando ombre dilaniate dappertutto.

Nell’Atto V scena III di Romeo e Giulietta il principe si esprime così: “Dove sono questi nemici? Guardate che maledizione è scesa sul vostro odio, e come il cielo ha saputo servirsi dell’amore per uccidere le vostre gioie. Siamo stati tutti puniti!”Il riferimento all’assurda morte dei due giovani innamorati, vittime della rivalità delle loro famiglie risuona nelle nostre menti a secoli di distanza. L’ammonimento del poeta non è servito però a niente, perché per la gente, in genere, la letteratura è solo una fiaba ben scritta e non verità da cui imparare. Quanti Romeo e Giulietta stiamo piangendo oggi per l’ottusità altrui? Siamo tutti puniti! Siamo tutti colpevoli!