Guerra Ucraina, sanzioni contro Mosca: il 98% dei lettori appoggia Putin
Biden, indicando Putin come il criminale da combattere, ha costretto anche i fidi cagnolini governanti italiani a galvanizzarsi contro il mostro sovietico
Sarà contento il fine intellettuale tornato da Parigi per salvare il partito che faceva vergognare il sempliciotto fratello di Montalbano?
Nello sfogo pubblicato nel febbraio dell'anno scorso su Facebook, Nicola Zingaretti scriveva stanco, rassegnato e sinceramente disgustato: "Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel PD, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid. […] Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale (che si terrà il prossimo 13 e 14 marzo, ndr) farà le scelte più opportune e utili".
Non so se davvero poi vennero effettuate le scelte migliori. In ogni caso, non credo che, con Letta, sia venuta meno l'abitudine di parlare soprattutto di poltrone, veri motori del mondo politico, visto che anche a livelli più alti, c'è un Draghi che, addirittura, lasciando la patata bollente che gli ha rovinato la vita con la lusinga della presidenza della Repubblica, s'è messo a correre per la poltrona di segretario generale della NATO.
Vista l'importanza degli USA nella NATO, il sempre meno auto illuminato d'incenso, scottato dall'abbaglio preso con Mattarella, per non correre rischi di un altro bidone, fa il cagnolino lecca-lecca di Biden. Letta ha usato la ben collaudata tecnica per rilanciare il partito e, nonostante tutto, rivitalizzarlo nei sondaggi.
Tecnica elementare messa in pratica anche da Biden che non brilla in originalità e non sprizza energia: creare un nemico. Letta ha passato tutto il tempo a cercare in tutti i modi d'innervosire Salvini, sperando che desse al matto, per buttarlo fuori dal governo. Bisogna dare atto a Salvini che ha avuto un pazienza da... sordo.
Biden, indicando Putin come il criminale da combattere, ha costretto anche i fidi cagnolini governanti italiani a galvanizzarsi contro il mostro sovietico, corso in aiuto degli ucraini russi o filorussi, bastonati per otto anni dagli ucraini ultra-nazionalisti, pronti ad allearsi con tutti i nemici dei russi, finanche coi nazisti e Hitler in persona.
Sarà contento dei risultati fin qui ottenuti, il fine intellettuale tornato da Parigi (ma chi l'ha richiamato, vanificando il capolavoro di Renzi?) per salvare il partito che faceva vergognare il sempliciotto fratello di Montalbano?
E sarà soddisfatto Mattarella, bis-presidente della Repubblica a ...sbuffar di popolo, dei risultati del sondaggio in corso su Affaritaliani, al quale invito caldamente a partecipare, per veder diminuire ancora il numero degli irriducibili difensori di Draghi? Cos'altro vogliono ancora? Un'atomica in testa, per far contenti Zelensky e Biden, l'accoppiata che accoppa per una guerra dalle motivazioni così antiche, da sembrare, a ben rifletterci, addirittura stupida.
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