Guerra, Zelensky: "Pronto un milione di soldati con le armi dell'Occidente"
Il premier ucraino annuncia una massiccia controffensiva. Intanto si continua a scavare sotto le macerie a Chasiv Yar, 18 i civili morti
Guerra Russia Ucraina, strage di civili a Chasiv Jar: 18 civili morti
La guerra in Ucraina entra in una nuova fase. L'annuncio di Zelensky è destinato a modificare gli attuali assetti sul terreno, in quella che ha tutta l'aria di essere una controffensiva a Sud del Paese. "Kiev, sta ammassando un milione di forze combattenti equipaggiate con armi occidentali per riprendere il suo territorio meridionale in mano alle forze russe". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un'intervista al The Sunday Times. Reznikov ha affermato che il presidente Zelensky aveva ordinato all'esercito ucraino di riprendere le aree costiere occupate che sono vitali per l'economia del paese. Sale intanto a a 18 il numero delle vittime nel bombardamento avvenuto questa notte a Chasiv Yar, cittadina ucraina di circa 12mila abitanti che si trova nel Donbass, fra Sloviansk e Donetsk. Lo riporta il Guardian. Ancora almeno 22 le persone intrappolate sotto le macerie.
La cosiddetta "operazione militare speciale" russa in Ucraina non ha portato il mondo più vicino a una guerra mondiale ma ha, anzi, evitato un simile scenario. Ne è convinto il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin. In un'intervista televisiva Volodin ha affermato che le truppe ucraine "erano già state portate ai confini del Donbass e tutto ciò avrebbe potuto sfociare in un disastro umanitario, un enorme numero di vittime". "E ciò avrebbe potuto davvero portare alla cosa peggiore di tutte, il mondo avrebbe davvero potuto affacciarsi sull'abisso, alla soglia di una grande guerra", ha proseguito il presidente della Duma. Al giornalista che gli chiedeva se non ci trovassimo comunque davanti a una simile soglia, Volodin ha risposto: "No, non lo siamo. È chiaro che la situazione attuale avrebbe potuto essere risolta anche con mezzi pacifici. Ma, vedete, questo non sarebbe stato di beneficio per gli Stati Uniti o coloro che sono schierati con loro".