Haiti nel caos dopo l'omicidio di Moise. Chiesto l'invio di soldati degli Usa

Il paese caraibico in subbuglio si rivolge a Washington, che può estendere la sua presa sulla regione

(fonte Lapresse)
Esteri
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Il governo haitiano ha inviato una lettera all'amministrazione Biden chiedendo l'invio "urgente" di truppe per garantire la sicurezza nei porti e negli aeroporti dopo l'assassinio del presidente Jovenel Moise. La lettera è stata consegnata dall'ambasciatore negli Stati Uniti, Bocchit Edmond. Una lettera con una simile richiesta di invio di truppe è stata inviata all'ufficio dell'Onu ad Haiti, come ha confermato il vice portavoce del segretario generale. "L'invio di un qualsiasi tipo di forza è una decisione che spetta al Consiglio di Sicurezza", ha spiegato Haq al Miami Herald che ha ottenuto una copia della lettera, datata 7 luglio, in cui si indicano le aree prioritarie - porti, aeroporti, terminal petroliferi, edifici elettorali - alle quali dovrebbe essere garantita la protezione delle truppe internazionali. Il compito sarebbe di sostenere "le necessità urgenti del governo haitiano in materia di sicurezza". 

HAITI: MOGLIE MOISE, 'MIO MARITO UCCISO DA MERCENARI DEI SUOI AVVERSARI'

"Sono viva, ma ho perso mio marito, Jovenel Moise è stato assassinato senza poter dire una parola". Queste le prime dichiarazioni di Martine Moise, rimasta ferita nell'assalto in cui mercoledì scorso è stato ucciso il marito, il presidente di Haiti. "I mercenari hanno assassinato il presidente, altri mercenari vogliono ammazzare il suo sogno e la sua visione del Paese", ha aggiunto Moise in un messaggio audio pubblicato sui social in cui accusa gli avversari politici del marito di essere i mandati dei mercenari che l'hanno assassinato. "I mercenari avevano il compito di assassinare il presidente e la sua famiglia per i suoi progetti per strade, acqua potabile, referendum ed elezioni", ha detto ancora la moglie del presidente che subito dopo l'attacco è stata trasferita in un ospedale di Miami.