Hamas si è riorganizzata: il capo segreto e il "consiglio dei cinque" in esilio che spinge per la guerra a Israele
I nuovi dirigenti sono tutti all'estero ma c'è un mister X rimasto a Gaza che comanda le operazioni sul terreno. Potrebbe essere il fratello di Sinwar
Yahya Sinwar
Guerra, così Hamas si è riorganizzata dopo la morte di Sinwar. I dirigenti sparsi per il mondo e protetti
La guerra in Medio Oriente continua su due fronti, da una parte Israele non smette di bombardare la Striscia di Gaza con l'obiettivo di distruggere Hamas e dall'altra avanza sempre più in Libano per colpire Hezbollah. Netanyahu non ha nessuna intenzione di fermarsi nonostante la morte del capo di Hamas Sinwar. La motivazione è semplice, le milizie che comandano Gaza si sarebbero già riorganizzate. Il comitato dei cinque: potrebbe essere questa la nuova leadership chiamata a guidare Hamas dopo l’uccisione di Yahya Sinwar. Un modo - riporta Il Corriere della Sera - per garantire continuità e contenere i rischi di altri omicidi mirati. Non è chiaro, però, se sia una soluzione temporanea o definitiva. Infatti, esistono scenari alternativi. Il movimento — secondo fonti citate dalla agenzia francese Afp — ha costituito il consiglio dopo l’eliminazione di Ismail Haniyeh a Teheran, omicidio mirato attribuito al Mossad.
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Anche se poi, nei giorni successivi, era stato precisato che la guida politica e militare della fazione sarebbe stata nelle mani di Sinwar nonostante la difficoltà del momento. Sempre in base alla ricostruzione dell’agenzia l’organismo - prosegue Il Corriere - è composto da Khalil al Hayya, Zaher Zabarin (in rappresentanza della Cisgiordania), Khaled Meshal (responsabile della diaspora), Mohammed Darwish (capo dell’ufficio politico) e un quinto personaggio non rivelato per ragioni di sicurezza. Se dovessero essere eliminati i quattro ci sarebbe sempre uno pronto a impartire ordini. Di chi si tratta? Forse di qualcuno che opera nella Striscia, magari il fratello di Sinwar, Mohammed, uomo chiave sul terreno.
Pur con le unità scompaginate, non più in grado di muovere come un’entità complessa, i guerriglieri di Hamas impegnano in modo severo l’esercito di Israele in diverse zone di Gaza. Lo rivela l’uccisione del colonnello israeliano Ehsan Daxa, druso, comandante di Brigata. L’ufficiale è stato dilaniato dall’esplosione di un ordigno attivato da un "filo". I militanti lo avevano piazzato vicino a una postazione dell’esercito. Tattica nota, usata spesso con l’impiego di materiale di recupero. Un segnale chiaro che anche i nuovi vertici di Hamas non pensano alla resa e non intendono negoziare con Israele per un cessate il fuoco.