Incendio in un palazzo del Bronx a New York, 19 morti tra cui 9 bambini

Tra gli oltre sessanta feriti 32 sono in pericolo di vita mentre altri 9 in condizioni gravi: si tratta del peggior incendio degli ultimi trent'anni

Esteri
Condividi su:

Incendio a New York, a fuoco un palazzo nel Bronx: morti e feriti 

Fuoco e fiamme nel quartiere del Bronx a New York: intorno alle undici di mattina è scoppiato un incendio in un palazzo di diciannove piani sulla 181ª Street, zona West, vicino alla Fordham University, un quartiere di edilizia popolare. Il bilancio per ora accertato è di diciannove morti, tra cui nove minori, di cui alcuni bambini molto piccoli, e sessantatré feriti.

Il nome e l’età delle vittime, al momento, non sono stati forniti ma visto il primo bilancio, questo è considerato il peggior incendio a New York negli ultimi trent’anni. Dei 63 feriti, gran parte sono vittime delle esalazioni di fumo, alcune hanno avuto un inizio di arresto cardiocircolatorio. Ricoverate in cinque ospedali, sono 32 le persone in pericolo di vita, mentre per altre nove si parla di “gravi condizioni”.

L’incendio è scoppiato in un appartamento su due piani, tra il secondo e terzo piano, e da lì si è propagato velocemente verso l’alto, favorito dal fatto che la porta della casa era aperta. Il palazzo è di quelli ad “alveare”, con centoventi appartamenti. Le fiamme hanno occupato velocemente il pianerottolo, e raggiunto altri abitazioni in un modo così rapido da ricordare il tragico precedente di appena quattro giorni fa quando, a Philadelphia, un incendio aveva provocato dodici morti, di cui otto minori. 

In quel caso si era parlato di surriscaldamento di un albero di Natale e della mancata attivazione del sistema anti-incendio. Anche nel devastante rogo del Bronx potrebbe esserci stato un cattivo funzionamento degli allarmi. Testimoni hanno raccontato di essersi resi conto dell’incendio solo dopo aver sentito le urla provenire dal pianerottolo, un particolare che potrebbe far pensare a una disfunzione del sistema di sicurezza.

Negli edifici di gran parte dell’America è installato, generalmente, almeno un alert, che scatta al primo apparire del fumo e innesca una sirena assordante. Molti appartamenti sono dotati anche di diffusori idrici, i cosiddetti “sprinklers”, che partono in automatico davanti alla presenza di fumo. Forse non c’erano, forse non si sono attivati.

“E’ ciò che vogliamo accertare - ha dichiarato il nuovo sindaco, Eric Adams - che ha seguito in prima persona l’intervento - andremo fino in fondo con le indagini. Questa è una tragedia terribile, terribile”. “Le persone - ha aggiunto il commissioner dei pompieri, Dan Nigro - sono rimaste intrappolate negli appartamenti”. I duecento vigili del fuoco, che hanno impiegato due ore per spegnere il rogo, hanno trovato persone svenute o morte in ogni piano del palazzo. Adams e Nigro hanno definito l’incendio il “peggiore a New York in più di trent’anni”.

L’ultima grande tragedia era avvenuta il 25 marzo 1990 quando le fiamme, appiccate nella discoteca abusiva dell’Happy Land, nel Bronx, provocarono la morte di 87 persone. Oltre all’assenza di sistemi anti-incendio, erano state bloccate tutte le vie d’uscita.