IPO, la più grande del 23? Di un minatore dell'Indonesia, patria di terre rare

Amman Mineral Internasional ha visto aumentare le proprie azioni del 153% dal debutto di luglio. Segno del ruolo cruciale di Giacarta nell'attività estrattiva

di Redazione Esteri
Estrazione di litio
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La più grande IPO del 2023 arriva dall'Indonesia e dall'attività estrattiva

Un colosso del tecnologico? Un gigante del digitale? Un'azienda di settori iper strategici come semiconduttori o intelligenza artificiale? No, la più grande offerta pubblica iniziale (IPO) del 2023 arriva dal settore minerario. E per l'esattezza dall'Indonesia. Si tratta di PT Amman Mineral Internasional, che possiede la seconda più grande miniera di oro e rame del Paese del Sud-Est asiatico.

Le azioni del colosso indonesiano sono aumentate del 153% dal loro debutto il 7 luglio, il guadagno maggiore tra le 32 IPO che hanno raccolto almeno 500 milioni di dollari a livello globale nel 2023, secondo i dati di Bloomberg. Questo la rende appunto l'offerta pubblica iniziale più redditizia dell'anno. La performance spicca rispetto agli altri operatori del settore a livello mondiale, con i titoli minerari penalizzati dall'aumento dell'inflazione globale e dei tassi d'interesse, nonché dal rallentamento dell'economia cinese.

Amman Mineral ha registrato un utile netto di 1,1 miliardi di dollari nel 2022, più che triplicato rispetto all'anno precedente. Arief Budiman, responsabile della ricerca di Ciptadana Sekuritas, prevede che il 2023 sarà un altro anno più che positivo. La performance post-quotazione di Amman Mineral è stata guidata dalle basse valutazioni al momento del debutto e dalle aspettative di inclusione nell'indice LQ45 dei titoli più liquidi scambiati alla Borsa di Giacarta. 

Ma la vicenda è esemplificativa anche di quanto sia strategico il settore estrattivo, in una contingenza globale dove terre rare e risorse minerarie sono considerate cruciali. Anche e soprattutto per il loro utilizzo in settori chiave come la produzione di auto elettriche. E l'Indonesia ha un ruolo fondamentale da giocare sotto questo aspetto.

L'Indonesia ospita alcune delle riserve più vaste e ricche di terre rare al mondo. Negli ultimi anni Giacarta è diventato un attore cruciale nella catena di approvvigionamento delle terre rare, grazie alle sue abbondanti risorse di elementi lantanidi. Una delle ragioni principali dell'importanza dell'Indonesia in questo settore è il suo dominio su alcune risorse come il cerio, il lantanio e il neodimio. Ma anche su risorse come il nichel, con miniere di dimensioni colossali.

Indonesia crocevia cruciale per terre rare e risorse minerarie

L'espansione dell'Indonesia nell'estrazione ha avuto un notevole impatto sull'economia del paese. La domanda globale di queste risorse ha portato a un aumento degli investimenti nel settore minerario e nella tecnologia di estrazione, creando nuove opportunità di lavoro e promuovendo lo sviluppo economico nelle regioni interessate. Dal punto di vista geopolitico, l'Indonesia ha guadagnato un maggiore peso nella scena internazionale grazie al suo ruolo nell'approvvigionamento delle terre rare.

Il controllo di risorse strategiche può influenzare le dinamiche delle relazioni internazionali e dare al paese una maggiore leva negli accordi commerciali e nelle negoziazioni globali. Non è un caso che Stati Uniti e Cina siano molto attive sull'Indonesia. Pechino mira in particolare all'estrazione di nichel, un elemento chimico ampiamente utilizzato nell'industria siderurgica per produrre leghe resistenti alla corrosione e all'ossidazione ma anche nell'industria delle batterie, specialmente per la produzione batterie al litio utilizzate nei veicoli elettrici e nei sistemi di accumulo energetico.

La crescente transizione verso veicoli a emissioni zero ha innalzato la domanda di nichel, rendendo il suo approvvigionamento di fondamentale importanza per l'industria automobilistica e delle energie rinnovabili. Nel giro di un decennio sono stati investiti circa 14,2 miliardi di dollari, di cui 3,2 miliardi solo nel 2022. Nelle isole indonesiane di Sulawesi e Halmahera, le aziende di Pechino hanno costruito raffinerie, fonderie, una nuova scuola di metallurgia e anche un museo del nichel.

Una partita che deciderà diversi equilibri futuri.

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