Irlanda alle urne, per i sondaggi ascesa dell'estrema destra

Il Fine Gael del primo ministro, il conservatore Simon Harris

di Redazione
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Simon Harris - premier irlandese
Esteri

Europee: Irlanda alle urne, per i sondaggi ascesa estrema destra

In Irlanda 3,5 milioni di elettori sono chiamati ai 6.500 seggi per eleggere 21 deputati che li rappresenteranno al Parlamento europeo a Strasburgo. Per la prima volta si presentano candidati indipendenti e gruppi minoritari di estrema destra che, secondo i sondaggi, sono in testa con un'intenzione di voto del 23%.

A differenza della tornata elettorale del 2019, nella lunga scheda elettorale - oltre trenta centimetri - spuntano nomi di estrema destra con posizioni xenofobe in risposta all'aumento dell'immigrazione dopo la guerra in Ucraina e ad altri conflitti internazionali, che hanno aggravato la grave crisi abitativa che colpisce l'Irlanda e messo sotto pressione servizi pubblici.

Il grande sconfitto di questa svolta e' il Sinn Fe'in di sinistra, il principale partito di opposizione e che i sondaggi davano in testa fino a soli sei mesi fa con oltre il 30% di consensi, ma che ora si aggira attorno al 17%. Anche le formazioni che compongono il governo centrale, una coalizione tra democristiani, centristi e verdi, sono dietro il blocco degli indipendenti, ma hanno guadagnato terreno dopo aver inasprito la loro politica sull'immigrazione. Il Fine Gael del primo ministro, il conservatore Simon Harris, ottiene circa il 18% dei voti, mentre gli ambientalisti si attestano al 7% e il centrista Fianna Fa'il scende al 17% alle elezioni Europee, sempre secondo i sondaggi.