Israele: "L'Aja non ci fermerà". Ripresi al Cairo i negoziati con Hamas

Avi Hyman, uno dei portavoce del governo israeliano: "Nessun potere fermerà Israele dal proteggere i suoi cittadini e perseguire Hamas nella Striscia"

di Redazione
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Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele
Esteri

Guerra Israele-Hamas: "L'Aja non ci fermerà nella guerra"

Israele non sarà scoraggiato nella sua guerra ad Hamas dalla decisione che domani la Corte di giustizia dell'Aja, su input del Sudafrica, potrebbe dare su uno stop alla guerra a Gaza e all'operazione a Rafah. Lo riporta l'Ansa.

Lo ha detto ai media Avi Hyman, uno dei portavoce del governo israeliano. "Nessun potere sulla terra fermerà Israele dal proteggere i suoi cittadini e perseguire Hamas nella Striscia". 

I negoziati indiretti tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza riprenderanno "nelle prossime ore" al Cairo, dopo che il gabinetto di guerra dello Stato ebraico ha dato il via libera all'invio di una delegazione. Lo hanno riferito fonti di sicurezza egiziane, sottolineando che "l'Egitto ha ricevuto una comunicazione in cui la parte israeliana chiede la ripresa dei negoziati per una tregua a Gaza e lo scambio di ostaggi" per i prigionieri palestinesi. 

Il dialogo indiretto tra Israele e Hamas - mediato da Egitto, Qatar e Stati Uniti - "sara' ripreso" dal punto in cui e' rimasto il 9, e "non ricomincera' dall'inizio", hanno aggiunto le fonti egiziane, chiarendo che cio' significa "sedersi al tavolo per affrontare l'ultima proposta di tregua che e' stata approvata da Israele, e poi da Hamas, prima che la parte israeliana improvvisamente facesse marcia indietro e ritirasse la sua approvazione". Ieri l'Egitto aveva minacciato di ritirarsi dal ruolo di mediatore a causa dell'accusa di aver gestito male l'ultimo round di negoziati, conclusosi con un fallimento.

Il Cairo proseguira' la mediazione "con la stessa squadra negoziale senza cambiare nessuno dei suoi membri" e "affrontera' con la parte israeliana i punti da lei criticati per cercare di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti". L'obiettivo e' "raggiungere una tregua il piu' presto possibile", hanno concluso. 

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