Iran, la scintilla che tutti temevano: riflettori su Stati Uniti e Cina
Nella notte di ieri l’attacco di Teheran con 120 missili balistici, 30 missili da crociera e 170 droni esplosivi
Israele e Iran: quali le conseguenze mondiali? Il pericolo di una Terza Guerra Mondiale
La notte tra il 13 e il 14 aprile 2024 verrà ricordata nei libri di Storia per l’inusitato attacco di Teheran contro Israele portatocon 120 missili balistici, 30 missili da crociera e 170 droni esplosivi (fonte: Cnn). Infatti, l’Iran pur fronteggiando da sempre Israele non l’aveva mai attaccato direttamente, proprio per l’enorme pericolo di escalation a cui stiamo, effettivamente assistendo in queste ore. Il tutto, ricordiamolo, in risposta all’attentato al consolato iraniano di Damasco del 1 aprile, che ha eliminato Mohamed Reza Zahedi, uno dei vertici delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
L’Iran aveva promesso vendetta e vendetta c’è stata questa notte con il cielo israeliano illuminato a giorno dai missili e dai droni e relative esplosione difensive ed offensive, con la gente stipata nei rifugi antiaerei di Gerusalemme e Tel Aviv. Benjamin Netanyahu ha, a sua volta, dichiarato che Israele reagirà ulteriormente, al che la Guida Suprema iraniana religiosa e politica Ali Khamenei ha controribattuto che –in questo caso- l’Iran colpirà ancora più duro, ma che se Israele non reagisce per loro “è finita qui”.
Ora i riflettori si sono quindi spostati su cosa faranno Israele e Washington con il Presidente Usa Joe Biden che ha “consigliato” caldamente Netanyahu di non reagire dicendo: “Hai avuto una vittoria, prendila”. Ma il vero pericolo non è sul conflitto sostanzialmente regionale tra Israele e l’Iran ma piuttosto il coinvolgimento diretto delle super – potenze che guardano le spalle ad entrambi e cioè Usa per Israele e Russia e Cina per l’Iran.
E proprio i “fratelli maggiori” costituiscono il grande rischio che il conflitto sfugga di mano e si saldi con quello russo – ucraino, provocando una serie di eventi concatenati che potrebbero portare allo scoppio di una Terza Guerra mondiale, considerando anche il confronto tra Cina e Russia per Taiwan e per il controllo del Pacifico e dell’economia mondiale.
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Per questo il momento è particolarmente difficile e delicato e ricorda molto l’assassinio a Sarajevo il 28 giugno 1914, quasi cento anni fa, dell’erede al trono dell’Austria – Ungheria, Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia per mano di Gavrilo Princip, uno studente nazionalista serbo – bosniaco.
Si susseguirono poi una serie di eventi che portarono alla guerra, appunto “mondiale”. Nel frattempo la Turchia avverte l’Iran: “L’escalation va fermata” mentre il generale Hossein Salami, comandato in capo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane, ha dichiarato poco fa all’agenzia di stampa Tasmin: «l’attacco avrebbe potuto essere molto esteso, ma abbiamo limitato la portata dell’operazione concentrandosi sulle strutture da dove era partito l’attacco al consolato”. Nel frattempo i caccia - bombardieri di Inghilterra, Usa e Francia solcano ancora i cieli d’Oriente distruggendo in volo i residui droni.
C’è poi il fronte libanese con l’attacco di missili lanciati da Hezbollah contro Israele e la controrisposta di Israele che questa mattina ha bombardato un sito di produzione di armi nell’area di Nabi Chit, vicino a Baalbek, nel nord-est del Libano. Il pericolo immediato è che qualche infrastruttura americana venga colpita accidentalmente (o no) dall’Iran ma gli Usa mostrano un atteggiamento saggio e pragmatico, evitando, per ora, di gettare benzina sul fuoco.