Kiev-Nato, accordo irreversibile. Intesa sul trasferimento degli F-16
Gli alleati della Nato hanno concordato sul termine "irreversibile" per definire il percorso dell'Ucraina verso l'adesione al patto
Nato, Tajani lancia la candidatura italiano per l'inviato a sud. E su Salvini: "Armi a Kiev? Siamo parte integrante della Nato"
Partono i lavori del vertice della Nato. Il presidente americano Joe Biden ha annunciato nuovi sistemi di difesa aerea all'Ucraina insieme agli alleati. "La Russia non prevarrà", ha detto palco del Mellon Auditorium, dove fu firmato il trattato che sancì la nascita dell'Alleanza nel 1949. "Collettivamente, forniremo all'Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea strategica, comprese batterie Patriot aggiuntive donate da Stati Uniti, Germania e Romania; componenti Patriot donati da Olanda e da altri partner per consentire il funzionamento di una batteria Patriot aggiuntiva; e un ulteriore sistema Samp-T donato dall'Italia", si legge in una nota della Casa Bianca. E gli Stati Uniti riprogrammeranno le consegne pianificate delle vendite militari straniere di intercettori critici per la difesa aerea, così da poter fornire a Kiev centinaia di intercettori aggiuntivi nel prossimo anno.
Usa, Germania, Italia e Romania hanno annunciato in un comunicato congiunto che forniranno nuove difese aeree a Kiev, in particolare quattro sistemi Patriot e, dall'Italia, un altro Samp-T.
L'adesione dell'Ucraina alla Nato sembra ormai solo una questione di tempo. All'indomani dei nuovi terribili attacchi della Russia contro un ospedale pediatrico a Kiev, al suo 75esimo summit a Washington l'Alleanza atlantica alza la voce contro Vladimir Putin rafforzando il suo impegno nei confronti di Volodymyr Zelensky e garantendogli il tanto agognato ingresso nel patto difensivo più potente e duraturo della storia. Gli alleati della Nato hanno concordato sul termine "irreversibile" - che dovrebbe comparire nella dichiarazione finale del vertice - per definire il percorso dell'Ucraina verso l'adesione al patto. Lo riferiscono fonti diplomatiche alla stampa al media center.
Dal vertice un appello alla Cina: "Interrompa ogni sostegno materiale e politico alla Russia" nella guerra contro l'Ucraina. "La Cina continua a costituire una minaccia per l'Europa e la sicurezza". Questo un altro dei punti della dichiarazione finale del vertice Nato di Washington secondo le anticipazioni.
"Siamo qui con il presidente del consiglio e il ministro della difesa per festeggiare i 75 anni della Nato, che per noi rappresenta un punto di riferimento importante nella della nostra politica estera. Perché la Nato non è soltanto un'organizzazione militare, è un'organizzazione che difende i valori, la libertà, la democrazia é nel mondo, è un'occasione per ribadire il nostro sostegno all'Ucraina senza se e senza ma, pur volendo tutti quanti noi raggiungere la pace", ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani.
"Orban rappresenta l'Ungheria quando fa questi viaggi senza un mandato da parte dell'Unione europea, non rappresenta la Ue. Come primo ministro ungherese e' libero di fare i viaggi che ritiene opportuno fare, però prestando attenzione anche a non indebolire l'unità, che rappresenta il punto di forza dell'Occidente, dell'Europa e della Nato", ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani commentando i viaggi di Orban - il cui Paese ora è presidente di turno della Ue - tra Kiev-Mosca-Pechino in nome della pace.
Nel frattempo, il ministro degli esteri Antonio Tajani lancia la candidatura italiana per l'inviato Nato sul fronte sud dell'Alleanza, definita una "priorita'" per il nostro Paese. "Ci sono anche degli eccellenti candidati italiani. Credo che proprio per la conoscenza che l'Italia ha di tutta l'area mediterranea, a partire dai Balcani all'Africa e al Medio Oriente ma anche l'area del Golfo. Possiamo mettere a disposizione dell'Alleanza Atlantica nomi di alto livello con conoscenza sia della Nato sia della realtà del fianco Sud", ha detto Tajani parlando con la stampa italiana a margine del summit Nato di Washington.
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"Noi siamo parte integrante della Nato. Nessuno ha mai detto che dobbiamo uscirne. Il nostro impegno è quello di procedere verso l'obiettivo del 2%, un obiettivo che non si può raggiungere immediatamente. Ma bisogna tenere conto anche che l'Italia è il secondo Paese che offre donne e uomini in uniforme in tutte le missioni di pace della Nato e che siamo arrivati all'1,6%. Intendiamo procedere, per noi la Nato è un punto fondamentale della nostra politica estera, come la presenza nell'Unione europea", aggiunge Tajani rispondendo ad una domanda se la posizione di Salvini su Kiev non sia un problema.