L’Intelligenza Artificiale contro Hamas. Individuare i target e...

E' diventata strutturale e fondamentale

Di Giuseppe Vatinno
Conflitto Israele Hamas
Esteri

Ufficiali dei servizi rivelano che Israele ha utilizzato e sta utilizzando un programma di IA per individuare gli obiettivi e stimare le vittime civili

 

"Tutti, compreso me, abbiamo perso qualcuno il 7 ottobre. La macchina lo ha fatto freddamente e ha reso le cose più facili", questo ha dichiarato un alto funzionario dei servizi segreti israeliani poche ore fa.

A quanto pare Israele sta utilizzando un database alimentato dalla intelligenza artificiale che ha come nome “Lavander”, per individuare con coordinate precise ben 37.000 potenziali obiettivi che hanno avuto a che fare con Hamas. La notizia deriva da una “alta fonte” della intelligence poi parzialmente smentita. Un ufficiale ha dichiarato: “In questa fase investivo 20 secondi per ogni obiettivo, e ne facevo decine ogni giorno. Non avevo alcun valore aggiunto come umano, se non quello di essere un timbro di approvazione. Ho risparmiato un sacco di tempo".

Adnkronos riporta che: “La testimonianza di sei ufficiali dell'intelligence, tutti coinvolti nell'utilizzo dell'Ia per identificare gli obiettivi di Hamas e della Jihad islamica, è stata data al giornalista Yuval Abraham per un articolo pubblicato sulla rivista israelo-palestinese +972 Magazine e per il sito in lingua ebraica Local Call e condivisa in anticipo con il Guardian. Lavender è stata sviluppata dalla divisione d'elite dell'intelligence delle Forze di difesa israeliane, l'Unità 8.200, che è paragonabile all'agenzia della sicurezza nazionale americana o al Gchq del Regno Unito”.

“Il programma specifico di Intelligenza Artificiale permette di inserire le soglie preautorizzate di vittime civili ammesse. Era possibile uccidere dai 15 ai 20 civili ad attacco se i militanti erano di basso rango”. Un altro ufficiale dei servizi segreti ha chiarito ulteriormente: "Non si vogliono sprecare bombe costose per persone non importanti, è molto costoso per il Paese e c'è una carenza (di queste bombe)". A quanto pare gli obiettivi si generano di continuo e ce ne sono altri 36.000 nuovi in attesa. Quello che colpisce, andando avanti nell’intervista, è che dopo il 7 ottobre l’utilizzo della IA è diventato strutturale e fondamentale e che ha sostanzialmente sostituito il decisore umano che aveva il compito di ratificare l’azione ogni 20 secondi.

Come dicevamo Israele ha parzialmente smentito in un comunicato: “Il processo di identificazione degli obiettivi militari nelle Idf consiste in vari tipi di strumenti e metodi, tra cui gli strumenti di gestione delle informazioni, che vengono utilizzati per aiutare gli analisti dell'intelligence a raccogliere e analizzare in modo ottimale l'intelligence, ottenuta da una varietà di fonti”. Ma resta l’ammissione dell’utilizzo della IA, anche se non come mezzo principe, ma questo era scontato. Una nuova fase quindi dello sviluppo e l’applicazione della IA, in questo caso in campo militare. Che fosse utilizzata era sospettato ma nessuno lo aveva mai confermato a questo livello di autorità.

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