La vittoria di Trump lo sprone più grande per un’Europa più forte
Ora non avremo più scuse e dovremo cavarcela da soli: o l’Europa si riscopre unita o crolla definitivamente, implode sotto il peso delle sue contraddizioni
Donald Trump
La vittoria di Trump lo sprone più grande per un’Europa più forte. Il commento
Chi parlava di vittoria sul filo di lana, di “too close to call”, di Kamala in vantaggio diciamolo chiaramente: non aveva capito nulla. La solita bolla informativa per cui si ha accesso solo a contenuti che rispecchiano il proprio pensiero. Dunque, The Donald bis, e buona fortuna a tutti.
Ma un vantaggio c’è in questa notte non esattamente esaltante. L’Europa riceve un assist formidabile per diventare più forte, più unita, più vera. Trump l’ha detto molte volte a noi del Vecchio Continente: o pagate o scordatevi di venire difesi. Si parla addirittura di smantellare le basi USA dislocate in Europa. Ci saranno nuovi dazi e si tornerà a un’economia analoga a quella del Dopoguerra, senza però un piano Marshall che ci sostenga.
Non avremo più scuse e dovremo cavarcela da soli: o l’Europa si riscopre unita o crolla definitivamente, implode sotto il peso delle sue contraddizioni. Difesa comune, debito comune, politica comune: se qualcuno, a partire da Ursula Von Der Leyen, troverà il modo di avviare questo dialogo, allora l’Europa, secondo Pil al mondo davanti alla Cina e dietro solo agli USA, potrà finalmente dimostrare di essere preziosa e solida. Altrimenti, ci aspettano anni bui, in cui saremo marginalizzati e indifesi. Halloween è appena passato, ma è uno scenario da brivido.